La Regione Liguria è al lavoro per completare la richiesta di stato di calamità naturale al ministero dell’Agricoltura, contribuendo a far fronte ai danni subiti dalle aziende a causa del maltempo. Il presidente facente funzioni della Regione Alessandro Piana è intervenuto questa mattina al Tavolo verde convocato dal Comune di Albenga. Al centro dell’incontro, che ha coinvolto associazioni di categoria e tecnici regionali, il punto sui danni, stimati a diversi milioni di euro, causati a circa 150 aziende agricole dall’ondata di maltempo dei giorni scorsi.
Verrà inoltre avviato un dialogo con il ministero per poter destinare parte dei fondi del Psr, il Programma di Sviluppo Rurale, a interventi di prevenzione del danno e alla messa in sicurezza dei rii che attraversano l’area di interesse agricolo.
L’ispettorato agrario regionale conferma di aver ultimato i sopralluoghi per delimitare l’area maggiormente colpita e i tecnici saranno a disposizione anche nei prossimi giorni per ulteriori verifiche.
La Regione Liguria ha aperto a un confronto tecnico con le altre Regioni colpite dall’ultima ondata di maltempo, con l’obiettivo di sottolineare agli organi nazionali il carattere emergenziale dello scenario.
«Nell’immediato chiederemo l’intervento dell’esercito per intervenire sulla quantità di detriti, il fango e le pietre che si sono depositati sulle strade e sul letto di rii e canali. Il Carendetta si è alzato di mezzo metro per il materiale accumulatosi e lo stesso vale per gli altri corsi d’acqua sul territorio. Se dovesse arrivare un’altra ondata di maltempo la situazione sarebbe molto pericolosa» afferma il sindaco Riccardo Tomatis.
Al tavolo hanno partecipato all’incontro: il Presidente facente funzioni della Regione Liguria Alessandro Piana, il sindaco Riccardo Tomatis, il delegato all’agricoltura Giorgio Cangiano, il Presidente del consiglio comunale Alberto Passino, il vicesindaco Silvia Pelosi, l’assessore Camilla Vio, l’assessore Mirco Secco, il delegato alla sicurezza idrogeologica del territorio Raiko Radiuk, il consigliere di minoranza Nicola Podio, i rappresentanti delle associazioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura e Cia, e la parte tecnica del Comune e della Regione.
Il sindaco illustra la situazione del territorio: «Purtroppo la quantità d’acqua che in poche ore si è riversata sul nostro territorio ha arrecato ingenti danni alle aziende agricole, sia per quanto riguarda la parte della produzione sia per quella infrastrutturale. Purtroppo però sempre più spesso ci troviamo di fronte ad eventi meteorologici di questo tipo e, dall’altro lato, è cambiato il tipo di coltivazione e la stessa struttura del nostro territorio che non riesce più ad accogliere simili quantità d’acqua. Per far fronte a questa situazione dobbiamo pensare a un intervento incisivo su tutta la rete di rii e canali del territorio. Stiamo parlando di interventi da decine di milioni di euro, necessari però per salvare l’economia agricola della nostra piana che, da sola, rappresenta il 25 % della produzione dell’Italia intera. È necessario un intervento programmatico da parte della Regione e del governo se non vogliamo vedere la fine di questa economia».
Focus importante anche sugli interventi da fare in emergenza: «Non possiamo sbagliare nessun passo e dobbiamo percorrere tutte le strade possibili al fine di ottenere risorse per aiutare le aziende che hanno subito danni ed effettuare gli interventi di urgenza − spiega il primo cittadino che aggiunge − chiedo inoltre che la Regione ripensi alla distribuzione delle risorse anche per la manutenzione di rii e canali. Il nostro comune spende ogni anno 300 mila euro su questo tema a fronte di 25 mila versati dalla Regione. Sono insufficienti, soprattutto tenendo conto della quantità di corsi d’acqua che abbiamo ad Albenga».
Il consigliere delegato all’agricoltura Giorgio Cangiano commenta: «La programmazione e interventi sistematici sul territorio sono importanti per non dover sempre agire in emergenza spendendo di più e non permettendo agli imprenditori agricoli di investire con serenità nella loro attività. Tra gli obiettivi che dovremo portare avanti quello del consorzio di bonifica che permetterà di accedere in maniera più agevole anche a finanziamenti indispensabili per poter eseguire gli interventi di cui la piana di Albenga ha bisogno»
Al momento le aziende che hanno subito danni sono state circa 150, ma altre potrebbero emergere nei prossimi giorni perché le piante che oggi si pensa di essere riusciti a salvare, a causa dell’acqua che le ha bagnate potrebbero marcire nei prossimi giorni. A quel punto il numero delle aziende colpite, quantomeno nella produzione, potrebbe aumentare anche di molto. Per questo le associazioni di categoria del mondo agricolo chiedono con forza un supporto per tutto il settore da parte di tutti gli enti preposti. Il tavolo verde sarà riaggiornato a livello regionale nei prossimi giorni per valutare ulteriormente la situazione.