La giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore alla Formazione Marco Scajola, due convenzioni stipulate da Regione Liguria, rispettivamente con Anci Liguria e con le Camere di Commercio di Genova e delle Riviere.
Obiettivo degli accordi, che avranno validità fino a settembre 2025, è quello di coordinare lo svolgimento di attività di comune interesse legate all’attuazione del Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027.
La convenzione tra Regione e Anci Liguria si concentra sulle funzioni di progettazione e gestione dei fondi europei, con attività di informazione, animazione e facilitazione alla progettazione, e mira ad individuare i fabbisogni espressi dal territorio, attraverso la rete dei Comuni, e a definire azioni a favore dell’occupazione, dell’inclusione sociale e per il miglioramento dell’offerta dei servizi.
La convenzione tra Regione e Camere di Commercio è invece dedicata ad attività di animazione economica e consentirà di assicurare il miglior raccordo con il sistema delle imprese e i relativi fabbisogni. Regione e Camere di Commercio condivideranno dati, ricerche ed esperienze che serviranno per migliorare l’analisi del contesto socio-economico, fornendo un valido input per la programmazione delle azioni finanziabili con il Fondo Sociale Europeo Plus. In questo caso l’obiettivo è quello di ridurre il divario tra domanda e offerta di lavoro, attraverso le politiche di formazione e sostegno all’occupazione previste dal FSE+. Sono in programma, nelle prossime settimane, una serie di seminari su tutto il territorio regionale, per far conoscere le opportunità legate al Fondo.
«Grazie a queste convenzioni rafforziamo il nostro rapporto con le imprese e le amministrazioni locali del territorio – dichiara Scajola – Insieme a loro vogliamo costruire una task force di persone, che pur provenendo da mondi diversi, sia in grado di unire le proprie competenze e professionalità per ottenere sempre maggiori risultati dalla formazione professionale. Il nostro obiettivo è quello di intercettare i bisogni reali del territorio e tradurli, attraverso corsi di formazione, nella creazione di posti di lavoro. In questo modo potremo dare nuove opportunità ai giovani, o a coloro che hanno perso occupazione, e soddisfare le esigenze e le necessità del mondo imprenditoriale».