Lo ammettiamo: il risiny, fatto di farina, zucchero e burro in uguale misura, è una bomba ipercalorica. Forse per questo motivo, originario dell’entroterra di Alassio e del Ponente, è quasi sconosciuto in Liguria e non si trova di frequente neppure nelle pasticcerie di Alassio.
Eppure è così buono! E del resto la paventata prova-costume è ancora lontana. Vale la pena di fare uno strappo alla dieta per farsi in casa questo dolce che ci fa un po’ rivivere nelle cucine casalinghe dell’Ottocento.
Ingredienti: 250 grammi di farina 00, 250 grammi di zucchero, burro 250 grammi più quanto basta per ungere la teglia, sei uova, la scorza grattugiata di un limone, zucchero a velo qb.
Fate sciogliere al fuoco in una teglia il burro, fuoco molto basso perché il burro non deve friggere e diventare scuro. Appena è sciolto travasatelo in una ciotola e mescolatelo con una frusta fino a farlo diventare spumoso. Sempre mescolando aggiungete le uova, e poi, a poco a poco, lo zucchero, e infine la farina con la scorza di limone (non trattato) senza la parte bianca grattugiato. (I ricettari dell’Ottocento prescrivono farina di riso). Quando l’impasto sarà omogeneo versatelo nella teglia, o nello stampo da budino, o in stampini da muffin, unti con un po’ di burro. Mettete il dolce in forno riscaldato a 180 gradi a cuocere per una trentina di minuti. Lasciatelo raffreddare e versatlo sul piatto di portata. Potete spolverizzarlo con lo zucchero a velo.
E abbinarlo a un moscato.
Placet experiri!