Promozione dell’invecchiamento attivo e sostegno alle persone fragili: sono questi gli obiettivi dell’Accordo di collaborazione firmato ieri, un patto condiviso che rafforza le politiche regionali a favore della popolazione anziana e delle comunità locali, con particolare attenzione alle aree interne e ai territori più fragili.
L’intesa sottoscritta da Regione Liguria, insieme ad Anci, Enti locali, Sistema sanitario regionale, Terzo Settore, organizzazioni sindacali e rappresentanze del mondo produttivo, insieme a tutte le parti istituzionali coinvolte, riconosce l’invecchiamento come una trasformazione strutturale della società e promuove una visione inclusiva e intergenerazionale, capace di valorizzare il ruolo attivo delle persone anziane, contrastare isolamento e fragilità e migliorare la qualità della vita lungo tutto l’arco dell’età anziana.
Anche dall’ultimo Censimento dell’Istat relativo al 2024 la Liguria si conferma la regione più anziana d’Italia, con un’età media di 49,6 anni. L’indice di vecchiaia, che misura il numero di persone di 65 anni e più ogni 100 giovani di 0-14 anni, in Italia è al 208%, mentre in Liguria e Sardegna è, per entrambe, al 283%.
Tra gli obiettivi strategici dell’accordo figurano la promozione della salute e di stili di vita attivi, il contrasto alle discriminazioni legate all’età, il rafforzamento della socialità e dell’apprendimento permanente, il sostegno alla domiciliarità e all’autonomia, l’innovazione tecnologica e la valorizzazione della silver economy, come leva di sviluppo territoriale.
«La firma di questo Accordo, che arriva dopo l’avvio del Tavolo permanente dello scorso maggio, è un investimento sul futuro della nostra comunità – sottolinea l’assessore alla Sanità, Politiche socio-sanitarie e sociali, Terzo Settore Massimo Nicolò – e la Regione Liguria conferma la volontà di costruire un sistema di welfare territoriale inclusivo e generativo, capace di rispondere alle sfide dell’invecchiamento demografico e di trasformare la longevità in una risorsa per le persone e per le comunità. L’accordo riconosce come l’invecchiamento sia una trasformazione strutturale della società e, allo stesso tempo una grande opportunità per dare valore al ruolo sempre più attivo delle persone anziane nella società. Particolare attenzione è rivolta alle aree interne, ai piccoli comuni e alle periferie, dove l’invecchiamento della popolazione si intreccia con il rischio di isolamento e la riduzione dei servizi».
In questo contesto, l’Accordo promuove Linee di indirizzo e accompagnamento volte a mettere a sistema, temi, e ambiti di intervento utili alla stesura del Piano Regolatore per l’Invecchiamento Attivo, nonché alla programmazione delle iniziative a livello locale.
«Il Comune di Genova crede molto nell’approccio multidisciplinare e nella coprogettazione tra istituzioni pubbliche per affrontare la sfida dell’invecchiamento attivo, che riguarda in particolare Genova e la Liguria, ma anche l’intera scala nazionale», dichiara l’assessore al Welfare del Cristina Lodi, delegata dalla sindaca in qualità del Comitato dei Sindaci di Asl 3.
«L’Accordo ha, tra gli obiettivi, quello di condividere la responsabilità, da parte di tutti gli attori sociali delle comunità territoriali, di garantire alle persone anziane una vita dignitosa, e autonoma, garantendo benessere e qualità della vita, con parità di accesso ai servizi in tutto il territorio e in tutti i quartieri». Tra gli elementi previsti dall’Accordo, l’assessora Lodi evidenzia l’importanza “dell’impegno alla collaborazione alla realizzazione di Piani Regolatori Sociali, interventi integrati socio-sanitari e culturali, e azioni mirate per il benessere psicologico, la mobilità, l’accessibilità e la promozione della Silver Economy».
«Monitoreremo i risultati raggiunti, passo dopo passo – spiega l’assessora Lodi – in un tavolo permanente regionale – spiega l’assessora Lodi – la sottoscrizione dell’Accordo è un segnale forte di volontà di collaborazione tra istituzioni e realtà del territorio. L’invecchiamento attivo è una priorità che ci riguarda tutti, e con questo patto vogliamo garantire la collaborazione per lo sviluppo di attività di prossimità, accessibilità e inclusione volti al progressivo miglioramento della qualità della vita e salute degli anziani, valorizzando al contempo il loro ruolo attivo nella società. Come Comune di Genova siamo impegnati in numerose iniziative sociali e con un occhio attento anche alla qualità di vita a partire dallo sport, con la sperimentazione avviata, con un ottimo riscontro, quest’anno, del Piano sport in palestre e aree sportive della città».
«L’accordo firmato in Regione è il risultato di un lungo lavoro durato due anni che ha visto in prima fila le organizzazioni sindacali. Così abbiamo voluto creare una rete sul territorio tra più enti che abbia come unico obiettivo quello di sensibilizzare l’attenzione con iniziative concrete sul tema dell’invecchiamento attivo e sul sostegno alle persone più fragili. Siamo la regione più anziana d’Italia ci vuole un presidio costante sul territorio, attraverso i Comuni, per mettere in campo un supporto reale e quotidiano per gli anziani della Liguria», scrivono in una nota Cgil, Cisl e Uil Liguria con Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati Liguria.



























