Rete ferroviaria italiana, Gruppo FS, su impulso del commissario straordinario Vincenzo Macello, ha avviato oggi la Conferenza di Servizi sul progetto definitivo del “Raddoppio della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia tratta Finale ligure- Andora”.
La conferenza, a cui hanno partecipato anche il viceministro ai trasporti, Edoardo Rixi, e l’assessore ai trasporti della Regione Liguria, Marco Scajola insieme ai rappresentati dei Comuni e degli enti interessati dall’opera, rappresenta un importante passaggio istruttorio nel percorso di approvazione dell’opera che avverrà a cura del Commissario d’intesa con il Presidente della Regione Liguria.
Il progetto del raddoppio della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia nella tratta Finale Ligure-Andora si inserisce nel più vasto programma di sviluppo dell’offerta ferroviaria sulle relazioni tra il sud-ovest e il nord-est dell’Europa.
L’opera consiste nella realizzazione di una nuova linea a doppio binario, compresa tra le stazioni di Finale Ligure e Andora, in variante rispetto al tracciato attualmente in esercizio, lunga circa 32 chilometri di cui 25 in galleria e consentirà di completare il raddoppio della linea internazionale Genova-Ventimiglia, avendo Rfi già raddoppiato le tratte limitrofe rispettivamente nel 2001 (Ospedaletti-Sanremo) e nel 2016 (Andora- San Lorenzo). È prevista inoltre la realizzazione del Piano regolatore della stazione di Finale Ligure, la realizzazione delle stazioni di Albenga e Andora e delle fermate di Pietra Ligure, Borghetto Santo Spirito-Loano e Alassio (sotterranea). Il tutto consentirà l’aumento della capacità della linea, la riduzione dei tempi di percorrenza conseguente anche all’aumento della velocità di tracciato e all’eliminazione dei passaggi a livello e degli incroci sull’attuale linea a semplice binario.
L’intervento interessa il territorio dei Comuni nella Provincia di Savona di Finale Ligure, Tovo San Giacomo, Pietra Ligure, Giustenice, Loano, Borghetto Santo Spirito, Albenga, Villanova d’Albenga, Alassio, Andora, Toirano, limitatamente alle aree di cantiere interessa il Comune di Borgio Verezzi.
Il costo a vita intera dell’opera è di circa 2.567 milioni.
“L’apertura della Conferenza dei Servizi – dichiara Marco Scajola – è un passo fondamentale per la realizzazione del raddoppio ferroviario Andora-Finale Ligure. Un’opera imprescindibile, destinata a cambiare le sorti del trasporto su ferro nel ponente ligure aumentandone la capacità e la sicurezza e riducendo, al contempo, i tempi di percorrenza da e verso Genova. La Regione Liguria ha fatto, fin qui, con puntualità e attenzione la sua parte ed è pronta a svolgere il proprio ruolo di supporto ai Comuni e a Rfi dal punto di vista urbanistico, come già avvenuto con il raddoppio del tratto Andora-San Lorenzo al Mare e con la successiva costruzione della ciclovia Riviera dei Fiori”.
“Ora l’obiettivo – prosegue Scajola – deve essere quello di arrivare nel più breve tempo possibile all’avvio dei lavori e, successivamente, al superamento di un limite infrastrutturale evidente e fortemente penalizzante per tutto il territorio In questo senso sarà fondamentale l’apporto di Rfi e del Ministero per arrivare alla cantierabilità e soprattutto al finanziamento dell’opera. Per troppi anni il nostro Paese è rimasto indietro da questo punto di vista, oggi finalmente abbiamo in corso una serie di cantieri fondamentali che miglioreranno sensibilmente i collegamenti della nostra Liguria, offrendo nuove possibilità di mobilità, ma anche turistiche e commerciali”.
Edoardo Rixi commenta in una nota: “Con l’avvio della Conferenza dei Servizi per il raddoppio ferroviario Finale Ligure-Andora facciamo un passo storico che il Ponente ligure attendeva da decenni. Si tratta di un’opera strategica non solo per la Liguria, ma per l’intero Paese: una linea fondamentale, la porta di ingresso che collega l’Italia a Francia e Spagna, capace di migliorare la mobilità di cittadini e merci, ridurre i tempi di percorrenza e restituire valore al territorio. L’auspicio è che la Conferenza possa concludersi in tempi rapidi, così da proseguire l’iter fino al cantiere concreto. È la dimostrazione che le grandi infrastrutture possono diventare realtà quando istituzioni, territori e Governo lavorano insieme con determinazione”.
Il capogruppo regionale Stefano Giordano e la coordinatrice di M5S Savona Stefania Scarone in una rilevano che “il progetto non può basarsi su decisioni calate dall’alto che rischiano di isolare interi territori e di replicare errori del passato. Il precedente raddoppio tra Andora e San Lorenzo al Mare è una cattedrale nel deserto – spiegano –: i viaggiatori sono diminuiti drasticamente, pendolari e turisti hanno preferito l’auto, aumentando traffico e inquinamento; l’assenza di navette di collegamento con i centri cittadini ha reso l’opera poco fruibile. Non possiamo permetterci di ripetere questo modello: i cittadini non devono essere costretti a usare l’auto per raggiungere la stazione”.
I due esponenti di M5S chiedono di “Valutare alternative meno impattanti e più sostenibili. Un’opera di questa portata deve nascere da un confronto reale con sindaci, cittadini, categorie ed esperti indipendenti. Ogni miliardo speso deve garantire benefici tangibili per cittadini e territorio. Non accetteremo – annunciano – una nuova grande opera costosa e invasiva che non risolve i problemi di mobilità”.