Un fermo no all’ipotesi di soppressione o accorpamento dell’azienda sanitaria locale. È stato l’esito dell’incontro che si è svolto oggi a Palazzo Bianco, promosso dal primo cittadino di Chiavari, Federico Messuti, con i sindaci dei 29 comuni compresi nell’ambito dell’Asl 4. Presenti tra il pubblico anche le organizzazioni sindacali.
«Un tavolo di confronto dal forte valore politico, nato con l’obiettivo di ribadire la contrarietà del territorio a qualsiasi ipotesi di smantellamento dell’Asl 4 – dichiara Messuti – abbiamo voluto lanciare un messaggio chiaro, condiviso e unitario: vogliamo tutelare l’Asl 4, un punto di riferimento quotidiano per migliaia di famiglie, operatori sanitari e comunità locali. Negli anni abbiamo già subito la chiusura del tribunale di Chiavari e del servizio 118 di Lavagna: questa volta, però, è diverso. Qui si tratta di un diritto fondamentale, sancito dalla Costituzione. Indebolire l’Asl 4 significa mettere a rischio l’accessibilità alle cure dei nostri cittadini».
Durante l’incontro, è stata presentata una bozza di ordine del giorno da sottoporre ai rispettivi consigli comunali. Una volta approvato da tutti, Chiavari lo farà nella seduta che si terrà ad agosto, verrà formalmente trasmessa al presidente di Regione Liguria, quale atto ufficiale della volontà unanime dei comuni di mantenere autonoma l’Asl 4.
«Stiamo lavorando anche ad una relazione tecnica dettagliata che illustrerà, con dati e argomentazioni oggettive, perché sia indispensabile mantenere l’Asl 4 autonoma − anticipa Messuti − il territorio si muove, dunque, non solo per opporsi, ma per proporre una visione chiara di potenziamento e valorizzazione dei servizi sanitari locali. La salute non è una variabile di bilancio, ma un diritto».
Anche i sindacati hanno partecipato alla riunione tra il pubblico: «Accorpare le Asl in una regione anziana come la Liguria non è una buona idea, anzi: è una scelta sbagliata – dichiara il coordinatore territoriale Uil Liguria per il Tigullio Luigi Pinasco − ci siamo uniti ai sindaci per dire no a un accorpamento che mette a rischio le eccellenze di Asl 4, come le cure palliative e una Rsa pubblica ed altre attività che sono ad alta specializzazione. Gli organici sono già in sofferenza, un accorpamento imporrebbe ulteriori sacrifici per le lavoratrici e i lavoratori che fanno già turni estenuanti. Il Tigullio ha vocazione turistica e nel periodo estivo triplica le sue presenze sul territorio: quali risposte intendiamo dare ai residenti e ai turisti? Respingiamo la politica della riduzione dei costi e rilanciamo con la politica della valorizzazione delle eccellenze, a partire dal personale di Asl 4 e dei servizi offerti».