Cambia il nome, italianizzato in “Influenza point“, ma non la sostanza. La Regione Liguria e medici di medicina generale hanno confermato anche per quest’anno l’accordo che prevede l’apertura di ambulatori gestiti dai medici di famiglia anche nei giorni prefestivi e festivi di tutto il periodo natalizio. In particolare, finora si sono resi disponibili 181 professionisti, per 75 studi medici in tutti i distretti sociosanitari regionali.
Il servizio è gratuito per i pazienti liguri, a prescindere dalla presenza o meno del proprio medico curante e dal comune di residenza. Ma il piano della Regione per evitare i sovraffollamenti natalizi nei pronto soccorso non si ferma qui, come riporta l’Agenzia Dire: sono stati predisposti 150 posti letto aggiuntivi nelle Rsa per i ricoveri di pazienti post acuti dimessi dagli ospedali, incrementabili in caso di necessità.
Inoltre, le stesse aziende ospedaliere hanno previsto un piano per aumentare i posti letto a disposizione, con eventuale rimodulazione dell’attività di elezione e delle “unità di crisi” per combattere il sovraffollamento.
«La Regione Liguria sta predisponendo tutte le misure necessarie per affrontare al meglio il prevedibile aumento degli accessi ai pronto soccorso durante le festività natalizie, nel quadro del piano ‘Influenza Point’ − afferma il presidente Marco Bucci − contestualmente, stiamo lavorando per migliorare l’appropriatezza degli accessi al pronto soccorso, un impegno che già sta producendo i primi risultati e che porterà benefici strutturali nei prossimi mesi».
Andrea Carraro, vicesegretario regionale della Fimmg, conferma che «abbiamo riattivato il piano già firmato nel 2022: in tutti i distretti viene data la possibilità ai medici di aprire i propri studi o di dare disponibilità alla presenza in qualche struttura della Asl, per tutte le giornate festive e prefestive. Il modello funziona».
L’assessore alla Sanità, Massimo Nicolò, aggiunge che «le feste sono feste per tutti, ma la classe medica ha il dovere di coprire le festività per assistere i cittadini liguri. I vaccini stanno andando molto bene e ci auguriamo che quest’anno ci siano veramente pochi casi di persone che possano avere necessità di rivolgersi a medici e ospedali: siamo ottimisti».
Sono cresciuti del 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno i liguri che hanno fatto finora la vaccinazione antinfluenzale.
«Finora abbiamo registrato 270.000 dosi somministrate − dettaglia il direttore generale di Alisa, Filippo Ansaldi − numeri confortanti, seppure ancora distanti dagli obiettivi che vogliamo raggiungere. L’influenza è stata precoce come la scorsa stagione, anche se i casi stanno incrementando meno velocemente nelle ultime settimane. Ma il picco normalmente è sempre a gennaio, febbraio».
Il direttore del dipartimento interaziendale regionale di Malattie infettive e prossimo coordinatore del Consiglio superiore della sanità ligure, Matteo Bassetti, sottolinea l’importanza di «lavorare per offrire al cittadino interlocutori per quelle che sono le forme meno impegnative di influenza, la stragrande maggioranza, ed è molto importante rivolgersi a strutture sul territorio come gli ‘Influenza Point’ e non agli ospedali, che servono unicamente quando si hanno forme gravi, impegnative. E’ importante cercare di non trasformare una malattia che è gestibile a casa o a livello ambulatoriale in un problema maggiore, come il sovraffollamento degli ospedali».
Inoltre, ricorda Bassetti, «è molto importante curare l’influenza con farmaci al bisogno, limitare l’uso degli antibiotici, evitando così anche la diffusione di batteri molto resistenti».