Si intitola “Nub: New Urban Body – esperienze di generazione urbana” ed è una mostra itinerante dedicata all’evoluzione dei modi di abitare, lavorare incontrarsi, approdata anche a Genova. La mostra, ospitata sino al 20 gennaio dalla chiesa di Sant’Agostino (dal martedì alla domenica dalle 14 alle 18), è stata realizzata con il sostegno del Fondo Housing Sociale in Liguria e ha come partner tecnologico e realizzativo, la società genovese Ett. L’allestimento racchiude una selezione di interventi effettuati in tutto il mondo, oltre che un focus sui progetti in corso in Liguria a cura del fondo Housing sociale Liguria, gestito da DeA Capital Real Estate sgr.
La mostra è composta da strutture dai colori pastello e illuminate, che sviluppano quattro concetti:
Ibridazione: oggi è più sfumato il confine tra ciò che è una casa e ciò che è un ufficio o un luogo di servizio. Questa ibridazione si riflette sia sulle caratteristiche degli spazi che sulla composizione funzionale degli interventi, che difficilmente sono dedicati a un’unica funzione.
Accessibilità: La cosiddetta sharing economy sta permeando il nostro quotidiano: la facilità di accesso ai servizi, il benessere dell’esperienza, la leggerezza e l’agilità che ne conseguono hanno accelerato il movimento verso l’idea dell’uso rispetto a quella della proprietà. L’accesso ai beni sta sempre di più conquistando ambiti che prima erano esclusivo terreno della proprietà.
Sostenibilità: Gli organismi urbani polifunzionali sono in grado di ottimizzare l’uso degli spazi, mettere insieme attività redditizie e attività sociali, e promuovere il coinvolgimento delle realtà locali nella gestione di alcune parti. Si va verso una diversa concezione della produzione e del consumo di beni e servizi, e sul ruolo della diversità come caratteristica imprescindibile dei sistemi resilienti e produttivi.
Progettualità collettiva: Questi esempi raccontano un futuro “collettivo” nel quale il progetto sarà soprattutto il frutto di un lavoro di gruppo, un prodotto dinamico e in continua evoluzione. È una gestione che prevede la totale trasversalità dei partner, che non si distinguono più tra privato e pubblico e tra profit e no profit.
La mostra è stata realizzata da ETT spa, industria digitale e creativa internazionale specializzata in innovazione tecnologica ed experience design. Il percorso espositivo e multimediale si articola in installazioni grafiche retroilluminate che mostrano per immagini le diverse fasi della progettazione; monitor touch 22” che nelle diverse sezioni tematiche della mostra permettono di fruire di contenuti e photogallery su aree e progetti di riqualificazione già realizzati; la videoproiezione “Testimonianze” con le video interviste di possibili abitanti di città future; l’area co-working dove il visitatore può rilassarsi e dedicarsi ad attività di co-working e approfondimento delle tematiche della mostra.
La App
Arricchisce e completa il percorso l’applicazione di gaming New Urban Body – scaricabile gratuitamente dagli store online Android e iOS – che consente di acquisire le informazioni necessarie per immedesimarsi nei panni di un urban planner. Durante il gioco il visitatore è invitato a creare il proprio progetto di riqualificazione urbana di un quartiere e, esplorando le diverse sezioni tematiche della mostra, può cimentarsi nell’analisi e preparazione dei diversi aspetti di un progetto. Inquadrando con la fotocamera del proprio smartphone i Qr Code collocati su apposita pannelli, può infatti operare specifiche scelte in base ai diversi aspetti da tenere in considerazione nel corso del lavoro di analisi e progettazione (abitare, lavorare, fare-partecipare e appartenenza) secondo una spinta orientata alla rigenerazione degli spazi. Le scelte compiute saranno oggetto di valutazione in termini di impatto a breve/lungo termine.