Ottava seduta consecutiva chiusa in rosso alla Borsa di Milano, con Ftse Italia All-Share a 24.583,03 punti (-0,58%) e Ftse Mib a 22.297,08 punti (-0,63%). In ribasso frazionale anche il Cac 40 di Parigi (-0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%) e il Dax di Francoforte (-0,3%) mentre il Ftse 100 di Londra termina invariato beneficiando in parte del rafforzamento della coppia euro/sterlina (0,896). L’euro si giova dei dati positivi, diffusi in mattinata, sull’economia dell’Eurozona e in particolare diquelli sopra le attese sul pil tedesco del terzo trimestre.
A Piazza Affari continua la discesa di Leonardo (-4,8%), anche in scia ai downgrade degli analisti dopo i conti dei nove mesi e la revisione al ribasso delle stime per il 2017. Crolla Saipem (-7,1%), penalizzata dal ribasso del greggio e dall’esclusione dall’indice Msci Global di Morgan Stanley. Ancora in calo Telecom Italia (-2,8%), dopo il taglio del rating da parte di Goldman Sachs per le incertezze sull’andamento del settore mobile. Il petrolio penalizza anche Eni (-1,2%) e Tenaris (-2,5%). Deboli i bancari.
Tra le materie prime arretra di oltre due punti percentuali il petrolio, con Wti e Brent rispettivamente in area 55,3 e 61,5 dollari al barile in attesa dei numeri settimanali sulle scorte americane che l’Eia divulgherà domani.
Sull’obbligazionario i prezzi dei bond europei risalgono lievemente dopo le parole dei principali banchieri centrali intervenuti in mattinata a Francoforte. Il rendimento del Btp decennale resta poco mosso all’1,81% mentre lo spread con il Bund tedesco si attesta a 142 punti base.