Se il 2016 è stato l’anno dei cammini (sarà un caso ma si è registrato un +30% di presenze sul tracciato della via Francigena), il 2017 sarà l’anno dei borghi.
Lo ha detto il ministro ai Beni culturali e al Turismo Dario Franceschini: «Luoghi ricchi di storia, cultura e tradizioni, che rappresentano il cardine per la crescita di un turismo sostenibile, capace di creare autentiche esperienze per i visitatori e di permettere lo sviluppo armonico delle comunità che vi vivono. Sarà un momento importante per promuovere queste nuove forme di esperienza turistica che vedono l’italia meta prediletta per i viaggiatori di tutto il mondo».
In questo ambito la Liguria ha veramente molto da dare e può strutturare una solida promozione turistica, aiutata da marchi e attestati come quello dei borghi più belli d’Italia (associazione privata stimolata dall’Anci, i cui membri devono mostrare integrità del tessuto urbano, armonia architettonica, vivibilità del borgo, qualità artistico-storica del patrimonio edilizio pubblico e privato). Da Ponente a Levante sono 21: Apricale (Im), Seborga (Im), Lingueglietta (Cipressa, Im), Triora (Im), Cervo (Im), Laigueglia (Sv), Colletta di Castelbianco (Sv), Zuccarello (Sv), Verezzi (Borgio Verezzi, Sv), Castelvecchio di Rocca Barbena (Sv), Finalborgo (Finale Ligure, Sv), Noli (Sv), Millesimo (Sv), Campo Ligure (Ge), Moneglia (Ge), Varese Ligure (Sp), Framura (Sp), Brugnato (Sp), Vernazza (Sp), Tellaro (Lerici, Sp), Montemarcello (Ameglia, Sp).
Un altro marchio di cui c’e una ricca presenza in Liguria è quello delle bandiere arancioni, un marchio del Touring club per la qualità turistico-ambientale dell’entroterra: Airole (Im), Apricale (Im), Brugnato (Sp), Castelnuovo Magra (Sp), Castelvecchio di Rocca Barbena (Sv), Dolceacqua (Im), Perinaldo (Im), Pigna (Im), Pignone (Sp), Santo Stefano d’Aveto (Ge), Sassello (Sv), Seborga (Im), Toirano (Sv), Triora (Im), Varese Ligure (Sp).
L’anno dei borghi diventa un’occasione di valorizzazione dei piccoli centri (anche dell’entroterra), che la Regione Liguria e la sua agenzia di promozione turistica dovranno cogliere al volo.
Franceschini ha firmato una direttiva che prevede la costituzione del comitato di Coordinamento per i Borghi turistici italiani (al di sotto dei 5000 abitanti), favorendo anche l’organizzazione di un Forum nazionale sui Borghi, per avviare un processo partecipato per individuare buone pratiche e costruire politiche integrate di valorizzazione.
La direttiva fa inoltre diretto riferimento al progetto interregionale “Borghi-Viaggio italiano” che vede la Regione Emilia Romagna come capofila di un articolato progetto di valorizzazione a livello nazionale e internazionale di circa 800 tra borghi storici e località legate a illustri personaggi della cultura italiana. Il progetto coinvolge al momento 14 Regioni (Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sardegna, Sicilia) e il coinvolgimento dell’associazione Borghi autentici d’Italia per realizzare il percorso “Borghi d’Italia”, che propone itinerari esperienziali nei borghi storici (il 2017 è anche l’anno internazionale del turismo sostenibile).
Al momento fanno parte dell’associazione Borghi Autentici Sestri Levante e la pro loco di Pitelli (La Spezia).
AGGIORNAMENTO: L’Enit ha lanciato l’hashtag #italianvillages e sta già cominciando a lanciarlo sui social network