Dieci anni di consulenze su tematiche energetiche e ambientali, sempre improntate sull’innovazione e sulla tecnologia, per proporsi all’Europa ogni anno “con qualcosa di nuovo”. Li ha festeggiati Spes Consulting, società genovese attiva nello sviluppo di progetti di efficienza energetica, rinnovabili e di tutto ciò che riguarda l’ambito delle Smart City. Due i soci dell’azienda: il presidente Adriano Pessina e il direttore tecnico Chiara Tavella, che, insieme a due dipendenti, un economista e un ingegnere, lavorano essenzialmente per committenti pubblici. «Siamo molto attivi in Toscana, Piemonte e Trentino – dice Pessina – Abbiamo lavorato anche nel Sud, come in Sicilia e in Campania, in particolare nel napoletano». Un centinaio i Comuni seguiti sul territorio nazionale, più alcuni committenti privati: «È il caso delle Ferrovie Nord di Milano, di alcune municipalizzate nel settore dei rifiuti in provincia di Asti e, per quello che riguarda Genova, di Amiu», specifica Pessina.
Ha sede nel cuore di Genova, precisamente in galleria Mazzini, ma in generale Spes Consulting lavora poco con gli enti pubblici liguri: «Di recente abbiamo lavorato su un progetto europeo che ha coinvolto Genova, Barcellona e Firenze sulla mobilità elettrica, riguardante in particolare gli scooter – descrive Pessina – si tratta di Electra, progetto che si è concluso a dicembre 2014 e che ha permesso di individuare gli ostacoli alla diffusione di questo sistema di mobilità sostenibile, cercando così di attuare politiche energetiche adeguate e sostenibili. Un progetto che ha fornito risultati interessanti soprattutto a Firenze e Barcellona, dove gli enti si sono dimostrati particolarmente volenterosi». Un po’ meno a Genova, dove lo sviluppo di certi sistemi innovativi, in questo caso le colonnine di ricarica elettrica, hanno difficoltà a trovare un terreno fertile.
Proprio i progetti europei rappresentano la linfa vitale del lavoro di Spes Consulting, il cui fatturato, circa 750 mila euro quello del 2015, deriva quasi totalmente da finanziamenti europei: «È stato un anno molto positivo e confidiamo di mantenerci su questi livelli anche nel 2016». L’esperienza è ormai consolidata: «Diamo un’assistenza tecnica nell’analisi delle criticità locali a livello di energia sostenibile e coinvolgiamo gli enti pubblici nella formulazione di proposte alla Commissione europea su metodologie e strumenti nuovi per risolvere queste criticità. Ci avvaliamo anche di una rete di partner in Europa che ci supporta nella formulazione e presentazione delle proposte: la rete è fondamentale per lavorare in Europa». Il vero salto di qualità è stato negli ultimi due anni, «quando abbiamo iniziato a sviluppare progetti di ricerca molto innovativi che coinvolgono città di grandi dimensioni, come Firenze e Bari, e abbiamo esteso il nostro braccio d’azione: siamo partiti da una tematica energetica per allargarci anche all’innovazione, ai trasporti, all’Ict. Del resto, le esigenze della Commissione europea stanno proprio nell’integrare diversi ambiti per arrivare alla piena realizzazione di una smart city completa». È il caso del progetto Steep (Systems thinking for efficient energy planning) che ha coinvolto Firenze, Bristol e San Sebastian nello sviluppo di nuove politiche sostenibili strategiche. E fuori dall’Italia, la società genovese lavora anche in Romania, con un partner locale, e in Svizzera, per progetti di cooperazione transfrontaliera.
Il tutto mantenendo sempre alto il livello di innovazione: «Se si vogliono vincere i progetti europei – spiega il presidente di Spes Consulting – bisogna andare oltre la soddisfazione dei requisiti minimi e sapere proporre sempre cose nuove: ciò che studiamo nel corso di un anno, non andrà più bene per quello successivo. È la difficoltà del nostro lavoro, ma anche lo stimolo principale che ci spinge a crescere».