Si è svolta oggi, nello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso (Sestri Levante), la cerimonia per il taglio della prima lamiera del troncone di poppa dell’unità di supporto logistico. Prende avvio ufficialmente quindi la costruzione della prima unità prevista nell’ambito del piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare Italiana commissionato a Fincantieri.
Il troncone è lungo circa 86 metri, largo 24 metri, alto 16,3 metri e ha un peso di circa 7.000 tonnellate. Nei prossimi mesi verrà varato e trasportato via mare nello stabilimento di Muggiano (La Spezia) dove verrà assemblato insieme al troncone di prua – per il quale il taglio della prima lamiera avverrà il prossimo 16 febbraio nello stabilimento di Castellammare di Stabia – per costituire l’intera unità.
La consegna della dell’unità di supporto logistico è prevista nel 2019.
L’avvio della costruzione coinvolge a Rina Services. L’esperienza acquisita nei vari progetti passati e la stretta collaborazione tra Rina e Marina Militare in ambito internazionale per lo sviluppo del Naval Ship Code hanno permesso di affinare le modalità di collaborazione, superando il tradizionale concetto di classe e tenendo in maggiore considerazione le specifiche esigenze tecniche e operative della Marina.
L’unità di supporto logistico sarà certificata dal Rina in accordo alle convenzioni internazionali per la prevenzione dell’inquinamento sia per gli aspetti più tradizionali come quelli trattati dalla Convenzione Marpol, sia per quelli non ancora cogenti, come la Convenzione di Hong Kong dedicata alla demolizione delle navi.
La nuova nave è una unità di supporto logistico alla flotta dotata anche di capacità ospedaliera e sanitaria grazie alla presenza di un ospedale completamente attrezzato, con sale chirurgiche, radiologia e analisi, gabinetto dentistico, e zona degenza in grado di ricevere fino a 12 ricoverati gravi. La nave è in grado di coniugare capacità di trasporto e trasferimento ad altre unità navali di carichi liquidi (gasolio, combustibile avio, acqua dolce) e solidi (parti di rispetto, viveri e munizioni) e di effettuare in mare operazioni di riparazione e manutenzione a favore di altre unità. I sistemi di difesa sono limitati alla capacità di comando e controllo in scenari tattici, alle comunicazioni e ai sistemi di difesa dissuasivi non letali. L’unità è capace di imbarcare anche sistemi di difesa più complessi e diventare una piattaforma per sistemi di intelligence e guerra elettronica.
Caratteristiche tecniche: 165 metri di lunghezza, 20 nodi di velocità, 200 persone tra equipaggio e specialisti, 4 stazioni di rifornimento laterali e 1 poppiera, capacità di fornire acqua potabile a terra, capacità di fornire corrente elettrica a terra per una potenza di 2500 kw, possibilità di imbarcare fino a 8 moduli abitativi/sanitari, capacità di soccorso in mare, tramite operazioni di recupero e sul fondo (la nave è dotata di una gru offshore stabilizzata da 30 tonnellate), base per operazioni di soccorso tramite elicotteri e imbarcazioni speciali.