«Siamo convinti che nessuna inchiesta può e deve condizionare la legittimità di una carica politica o amministrativa che è stata determinata dalla volontà popolare. Vi è un’assoluta indipendenza tra i due processi». Lo ha dichiarato, secondo quanto riporta l’agenzia Dire, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, al question time alla Camera, rispondendo a un’interrogazione di Noi Moderati sull’inchiesta che ha portato dal 7 maggio scorso il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, agli arresti domiciliari.
Quanto all’ordinanza del Tribunale del Riesame di Genova con cui viene rigettata la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per Toti, Nordio ha detto: «Non posso né criticare né commentare. Posso dire che l’ho letta con grande attenzione e che, a suo tempo e anche di recente, ho riletto con grande attenzione la Fenomenologia dello spirito di Hegel e sono riuscito a capirla, ho letto questa ordinanza e non ho capito nulla».
«Siamo convinti che il garantismo consista nell’enfantizzazione della presunzione di innocenza prima della condanna e nella esecuzione della certezza della pena una volta che la condanna è intervenuta» ha aggiunto il ministro.
(Foto di apertura dell’agenzia Dire)