Otto progetti per il rilancio urbanistico di uno spicchio tra i più belli della Liguria, a cavallo tra i Comuni di Spotorno e Noli. Alla loro realizzazione – in convenzione con i due Comuni – hanno lavorato gli studenti dei laboratori di progettazione architettonica del terzo anno, iscritti alla Scuola politecnica di Genova, dipartimento di Scienze per l’architettura (Dsa) sotto il coordinamento del docente Carlo Alberto Cozzani.

– Cozzani, si tratta di un’esperienza interessante, soprattutto per la componente esterna rispetto alla didattica d’aula…
«Certamente. Per la velocità delle trasformazioni che investono le città contemporanee abbiamo capito l’importanza che riveste il confronto tra il lavoro svolto all’interno delle Università italiane e il territorio. Una relazione diretta e mirata, in termini di studio e sviluppo, perché la prova nel reale delle ipotesi teoriche elaborate in università rappresenta una prerogativa unica per la verifica della correttezza delle teorie e delle loro possibili applicazioni».
– Per arrivarci vi siete dovuti far conoscere fuori dalle aule di università?
«Il rapporto con le istituzioni e le amministrazioni locali per scopi di ricerca è diventato in questi anni uno dei capisaldi delle attività portate avanti in seno alla facoltà di Architettura di Genova, ora Scuola Politecnica. Nell’ambito dei laboratori di Progettazione architettonica, si dà forma a un programma pluriennale fatto di rapporti di consulenza e vera e propria e collaborazione con tante amministrazioni locali ed enti pubblici. Una collaborazione che ha fornito a chi governa il territorio un supporto fatto di studi, analisi e progetti di fattibilità, che dallo sperimentale al concreto hanno sondato i diversi aspetti contingenti di volta in volta sollevati dalle esigenze locali e dalle condizioni ambientali in cui si è andato operando».
– Quali criteri e quali modalità ispirano le attività didattiche e di ricerca?
«Il lavoro viene portato avanti dagli studenti che hanno partecipato ai laboratori seguiti dal mio staff, composto da persone che esercitano la libera professione in più di una disciplina e si confrontano abitualmente con il territorio, cultori della materia, ricercatori. Il rapporto che lo studente si trova ad avere con il territorio, la realtà del problema, il confronto con il cittadino, danno sempre dei risultati straordinari, in parte dovuti proprio alla “purezza” che gli allievi possiedono. Altro aspetto importante è la verifica finale che avviene attraverso i workshop svolti nei luoghi di studio, durante i quali gli studenti fanno progettazione insieme per periodi brevi ma molto intensi, confrontando poi i risultati con il pubblico e i soggetti coinvolti».
– Veniamo all’esperienza formativa del 2013 nel Ponente ligure e ai suoi obiettivi.
«La principale finalità dei progetti di riqualificazione che hanno riguardato Spotorno e Noli è quella di dare continuità a un territorio indipendentemente dai limiti amministrativi. Un golfo straordinario, dalle caratteristiche paesaggistiche uniche con una vocazione turistica accentuata, che non può essere letto per parti quando l’argomento riguarda l’architettura. Il progetto nasce da una convenzione che i due Comuni hanno siglato a ottobre 2012 con il Dsa. Il tema riguarda la valorizzazione delle porzioni di territorio interessate da destinazioni d’uso ormai non più omogenee con il contorno o aree dove era necessaria una forte caratterizzazione della funzione in modo da ottenere uno sviluppo territoriale, attraverso la realizzazione di strumenti conoscitivi a finalità strategico-progettuali».
– Come arrivare al risultato?
«Perseguendo un nuovo disegno del territorio all’insegna della qualità dell’architettura che è poi l’elemento che ci permette di vivere bene o male in un luogo. In primo luogo l’attenzione è stata posta sull’area a mare che attualmente ospita le due ex discariche, Nereo a Noli e Serra a Spotorno. La zona è stata oggetto negli anni di progetti tutti riguardanti un porto turistico che ricadeva su entrambi i Comuni. Oggi si è optato per una nuova prospettiva e quindi per una nuova visione del territorio descritto. Altre aree oggetto dei progetti sono l’infrastruttura dell’Aurelia che percorre il golfo in riva al mare o taglia i centri abitati creando delle soluzioni di continuità difficili da risolvere, il torrente che a Spotorno arriva sino al mare ridisegnando lo spazio aperto delle due rive, la prosecuzione della passeggiata di Spotorno che oggi si interrompe proprio alla foce del torrente, tutte le aree intorno alla nuova rotatoria, la nuova porta di Noli in luogo della attuale galleria stradale, un nuovo sistema di spazi aperti dove oggi sono presenti i cantieri fermi dei due grandi parcheggi, il litorale che arriva sino all’albergo Capo Noli».
– Quali priorità avete individuato nei laboratori?
«Durante la settimana del workshop di giugno c’è stato un lavoro di affinamento di tutti i progetti e di completamento del percorso iniziato a ottobre 2012. I 70 studenti si sono suddivisi in due gruppi operativi: otto persone hanno partecipato alle operazioni di allestimento della mostra dei progetti nei locali della Fondazione Sant’Antonio, dove sono state esposte 34 tavole di progetto e numerosi modelli. Altri sessanta hanno “colonizzato” la palestra delle scuole medie di Noli. In questa sede il lavoro è stato frenetico, reso necessario dall’imminente scadenza, che ha visto i ragazzi impegnati su diversi fronti, alcuni studenti armati di cutter, forbici, e cartoncini hanno preparato le maquette e i modelli che illustrano gli inserimenti dei progetti all’interno, altri le immagini che sono state trasmesse il giorno della presentazione all’oratorio di Sant’Anna a Noli, altri ancora affinavano le ricerche e gli studi preliminari riguardanti il territorio dei due Comuni. Tutto il lavoro è stato raccolto in un piccolo volume insieme alle relazioni dei progetti realizzati dagli otto gruppi di studenti».
– L’epilogo dell’esperienza è stata la presentazione dei progetti alla cittadinanza e alle due amministrazioni con i sindaci di Noli e Spotorno, Ambrogio Repetto e Gian Paolo Calvi, insieme agli assessori all’Urbanistica Gabriele Cascino, all’assessore regionale al Turismo Angelo Berlangieri e all’assessore provinciale all’Ambiente Santiago Vacca…
«Gli studenti hanno potuto spiegare il proprio percorso progettuale e i concetti che sono stati alla base del loro lavoro, dopo una sintetica presentazione dei gruppi, i ragazzi hanno descritto le analisi e i progetti, nonché le strategie di marketing territoriale che hanno offerto alle due comunità, mai come in quella occasione unite in un unico territorio oltre i canonici limiti amministrativi».