Conciliare vita familiare e lavorativa è, per le donne, un’impresa. Il Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Savona ha avvertito l’esigenza di una politica aziendale vicina al mondo femminile, promuovendo la predisposizione, d’intesa con la Consigliera di parità di Savona, di una “Raccolta di buone prassi di genere”, cioè di modelli organizzativi e strumenti attivati dalle aziende della provincia per rendere meno faticosa la “doppia vita” delle donne che lavorano.
L’iniziativa si è concretizzata con un bando aperto alle imprese “amiche delle donne”, invitandole a segnalare le azioni che hanno intrapreso per facilitare l’occupazione femminile. Le buone prassi possono consistere in iniziative volte alla conciliazione dei tempi di vita-lavoro di uomini e donne (concessione contratti part-time su richiesta, concessione aspettativa per paternità, orario flessibile, banca ore, convenzioni o voucher per servizi familiari), nell’assunzione di personale femminile, in politiche formative e nella possibilità data alle lavoratrici di progredire e qualificarsi in ambito lavorativo.
«La raccolta delle buone prassi − spiega la presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile di Savona, Annamaria Torterolo − è un modo utile per fare sapere che esistono soluzioni organizzative per le donne lavoratrici messe in pratica dalle imprese del territorio. Si tratta di pratiche come orari flessibili, part time ma rivolte a un coinvolgimento più attivo delle donne nelle imprese».
Giovedì 17 dicembre, alle 16, il presidente della Camera di commercio savonese, Luciano Pasquale, e il presidente del Cif, Annamaria Torterolo, consegneranno un attestato di “Impresa responsabile buone prassi di genere” alle aziende che hanno partecipato al bando 2015.