Fondazione Edoardo Garrone – da tempo impegnata in un’opera di rilancio e rivitalizzazione della montagna italiana, con particolare riguardo al contesto appenninico – ha avviato la ricerca del territorio che ospiterà l’edizione 2024 di Progetto Appennino.
Giunto alla sua quarta edizione, Progetto Appennino si basa su una formula che coniuga il sostegno alla nascita di nuove giovani imprese, attraverso l’alta formazione dell’incubatore ReStartApp, con il consolidamento e l’innovazione del tessuto imprenditoriale esistente, grazie ai percorsi di accelerazione Vitamine in azienda e creazione di reti Imprese in rete, dedicati alle imprese locali. Strumenti concreti ed efficaci al servizio di strategie di sviluppo locale che vogliano puntare sull’imprenditorialità quale volano di coinvolgimento e valorizzazione di tutte le risorse materiali e immateriali della comunità.
Possono candidarsi enti privati e pubblici, costituiti in partenariati guidati da una fondazione (bancaria, d’impresa, di famiglia o di comunità), che rappresentino specifiche aree appenniniche di tutta Italia e vogliano accogliere e sviluppare sul proprio territorio l’originale modello di rilancio e di sviluppo sostenibile degli Appennini promosso da Fondazione Edoardo Garrone.
La “call per i territori” è disponibile online sul sito web www.fondazionegarrone.it. Per candidarsi c’è tempo fino al 27 ottobre. Tra le candidature pervenute, Fondazione Edoardo Garrone selezionerà almeno due territori, che accederanno alla successiva fase di confronto e di approfondimento, per individuare il partenariato a cui assegnare l’edizione annuale del Progetto.
Mettendo a disposizione delle aree appenniniche competenze, relazioni, risorse e strumenti pratici, Fondazione Edoardo Garrone conferma così l’impegno per la riqualificazione delle aree interne del nostro Paese, avviato nel 2014 con il primo campus ReStartApp e consolidato negli anni in collaborazione con territori e partenariati da Nord a Sud Italia.
«Giunto quest’anno alla quarta edizione, con Progetto Appennino abbiamo sperimentato e stiamo validando un originale formula di supporto alle strategie di sviluppo dei territori appenninici, puntando sul pieno coinvolgimento dei giovani e di modelli imprenditoriali green, improntati sull’innovazione sociale e su una completa rivisitazione del concetto di valore aggiunto. Progetto Appennino dimostra ogni anno la sua efficacia perché ampiamente replicabile e adattabile a contesti e partneriati anche molto diversi tra loro – spiega Alessandro Garrone, presidente di Fondazione Edoardo Garrone. – Siamo partiti dall’Appennino umbro-marchigiano insieme a Fondazione Carisap, passando per l’Irpinia accanto al Comune di Avellino, per tornare dove abbiamo iniziato quasi 10 anni fa con il nostro primo campus, sull’Appennino ligure, a Sassello, nel cuore del Parco del Beigua, dove proprio in questi mesi stiamo lavorando insieme a Fondazione Compagnia di San Paolo. Ognuno di questi territori ha le proprie specificità e potenzialità. In tutti i casi, accanto alla formazione e alle competenze specifiche offerte dai nostri percorsi, l’alleanza tra soggetti pubblici e privati è fattore vincente per progetti di sviluppo e rilancio territoriale capaci di porre al centro le conoscenze, la visione e l’intraprendenza delle giovani generazioni».
Intorno a Progetto Appennino si è rafforzata infine una solida rete di partner che condividono una visione di sviluppo delle aree interne e montane, capace di integrare le dimensioni economiche, sociali e ambientali e di mettere al centro i giovani e i loro progetti imprenditoriali. Sono infatti partner del Progetto Appennino: Fondazione Symbola, Legambiente, Uncem, Alleanza Mobilità Dolce, Club Alpino Italiano (Cai), Fondazione Cima, Federbim, Federforeste, Pefc Italia, Open Fiber e Tiscali.