È stato inaugurato l’ospedale di comunità nel distretto sociosanitario n.17, il primo di Asl 5, all’interno dell’ex stabilimento ospedaliero San Nicolò di Levanto.
L’ospedale di comunità di Levanto è una struttura sanitaria di ricovero di cure intermedie, destinata a ricoveri brevi per pazienti che hanno bisogno di interventi sanitari a bassa intensità clinica. Offre assistenza infermieristica e alla persona sulle 24 ore a utenti con patologie non acute. Nella struttura si trattano problemi di salute che si risolvono in un periodo limitato di tempo (4-6 settimane), dopo di che l’assistito può essere dimesso a domicilio oppure trasferito in un altro tipo di struttura (rsa o comunità alloggio).
All’evento hanno partecipato il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità, Giovanni Toti, il direttore generale di Asl 5 Paolo Cavagnaro e il direttore sociosanitario di Asl 5 Maria Alessandra Massei.
«Inauguriamo uno dei due ospedali di comunità della Asl 5 spezzina – commenta Toti –, il primo atto concreto di quella che sarà una vera e propria rivoluzione della sanità nella nostra Regione, resa possibile anche grazie ai fondi del Pnrr. La struttura di Levanto rappresenta un importante passo in avanti in quel processo di integrazione tra territorio e sistema ospedaliero che è la nuova frontiera verso cui ci stiamo dirigendo: in questo modo garantiamo sempre di più cure e servizi di alto livello a tutti. La sanità sul territorio sarà vicina ai cittadini e questo garantirà una risposta molto più efficace ai loro bisogni, con le persone che verranno curate vicino a casa o addirittura al domicilio».
«Il reparto dell’ospedale di comunità che abbiamo presentato – dice il direttore generale di Asl 5 − vuole essere la prima e concreta risposta per integrare l’attività svolta dalle “cure primarie” con le attività specialistiche, all’interno di una struttura degenziale dove i medici di medicina generale insieme al medico coordinatore di Asl potranno ricoverare e seguire i loro assistiti, soprattutto anziani affetti da patologie croniche, per cure non attuabili a domicilio. L’ospedale di Levanto è già sede di attività specialistiche che si integreranno con i medici di medicina generale nell’attività diagnostica e terapeutica per evitare ricoveri impropri in ospedali per acuti. Naturalmente l’ospedale di comunità si inserisce nella rete dei servizi residenziali e domiciliari gestiti dalla centrale operativa territoriale, un altro servizio previsto dal DM 77 e finanziato nel Pnrr».
L’assistenza medica è garantita, con le stesse modalità del domicilio, dal proprio medico di famiglia; dai medici della continuità assistenziale e del punto di primo intervento nei giorni festivi, prefestivi e nelle ore notturne. Per le emergenze viene attivato il 118.
Durante il ricovero sono effettuate le terapie, le indagini diagnostiche e le consulenze necessarie prescritte dal medico. Possono essere ricoverati pazienti, senza limiti d’età, anche temporaneamente non autosufficienti, per problematiche sanitarie non risolvibili a domicilio. Spesso si tratta di persone con malattie croniche in fase di riacutizzazione che necessitano di essere assistiti in un ambiente sanitario “protetto”.
Il ricovero, programmato e mai in urgenza, avviene sempre su proposta del proprio medico di famiglia, che valuterà quale percorso assistenziale è più opportuno per il paziente.
L’ospedale di comunità di Levanto prevede l’attivazione di 20 posti letto di degenza e
una dotazione organica costituita da: un medico coordinatore, 12 infermieri di cui 2 case manager e un coordinatore, un fisioterapista, un dietista, 6 operatori socio-sanitari, un amministrativo, personale medico del servizio di continuità assistenziale e del punto di primo intervento.
I finanziamenti previsti ammontano a: 2,5 milioni di euro dal Pnc per manutenzione straordinaria per adeguamento sismico, 2,1 milioni di euro dal Pnrr per manutenzione straordinaria per efficientamento energetico per l’ospedale di comunità.