Dalla Regione Liguria parte una forte richiesta al governo per un intervento urgente e un confronto sul tema delle concessioni demaniali: obiettivo, superare la Bolkestein, nella parte turistica e balneare, e trovare rapidamente una soluzione per un provvedimento che nel 2020 imporrà l’asta delle concessioni.
La Liguria è fra le regioni più “colpite” dal provvedimento, con oltre tremila concessioni balneari lungo i trecento chilometri di costa. La previsione della libera concorrenza e quindi della messa a gara delle concessioni non tiene conto della peculiarità e della specificità del paesaggio costiero nel quale gli stabilimenti balneari rappresentano una realtà tipica e particolare, un unicum nel territorio europeo. Concessioni demaniali che in Liguria comprendono anche la nautica da diporto, la cantieristica navale, la pesca e l’acquacoltura.
Il presidente Giovanni Toti e l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola, in una nota inviata in mattinata al presidente del Consiglio Matteo Renzi, al sottosegretari all’Economia e Finanze con delega al Demanio Pier Paolo Baretta, al sottosegretario agli Affari Regionali Gianclaudio Bressa e ai sottosegretari agli Affari Europei e al Turismo Sandro Gozi e Francesca Barracciu, sulla questione chiedono “una risposta e le definizione di tempi certi nelle decisioni”.
Nella nota viene ribadito che “a causa di interventi legislativi frammentari e scoordinati da ormai troppi anni, queste categorie si trovano a operare in uno stato di incertezza non conciliabile con le necessità delle imprese. La decisione di prorogare le concessioni demaniali marittime prima al 31 dicembre 2015 e successivamente a fine 2020 non è stata accompagnata dalla predisposizione di un quadro normativo complessivo della materia, compatibile con i principi dei Trattati europei. Il rinvio alla Corte di Giustizia Europea della decisione sulla legittimità della proroga al 2020 ha ulteriormente peggiorato alla situazione. I tempi di tale decisione non sono fissati e la scadenza della prima proroga è vicinissima. Il governo italiano non può lasciare migliaia di cittadini in balia di una sentenza, qualunque essa sia”.
Secondo Scajola «Se dal governo, dopo questa note, non arriveranno risposte in tempo utile, tenuto conto che la scadenza del 31 dicembre è prossima, la Regione Liguria valuterà tutti i provvedimenti da prendere per tutelare un comparto con importanti ricadute economiche e turistiche nel territorio».