8.820 nuovi contratti di lavoro previsti dalle imprese liguri a marzo 2021. Un dato in netto aumento rispetto allo stesso periodo del 2020 (+47,6%), in concomitanza con il primo lockdown nazionale, ma che deve ancora recuperare il 15,6% rispetto a marzo 2019.
Le previsioni del mese di marzo si basano sulle interviste realizzate su un campione di circa 86 mila imprese con dipendenti iscritte al Registro imprese delle Camere di Commercio. Le interviste sono state raccolte nel periodo 28 gennaio-11 febbraio 2021 prima dell’entrata in vigore delle maggiori restrizioni che dalla metà del mese di marzo hanno interessato gran parte delle regioni italiane.
I numeri emergono dall’ultimo bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
I dati nazionali
In Italia le nuove assunzioni previste nel mese corrente sono 292 mila, 923 mila quelle in programma per il trimestre marzo-maggio. Sono 59 mila in più rispetto a marzo del 2020, ma ancora 88 mila in meno rispetto a marzo di due anni fa.
La domanda di lavoro, rispetto al 2019, si è ridotta soprattutto per i settori del terziario (-79 mila) e in particolare per la filiera del turismo (-50 mila entrate programmate). Solo costruzioni e Ict sembrano dare chiari segnali di ripresa superando il livello delle assunzioni rilevato a marzo 2020 e 2019.

Regge anche l’industria: nonostante le restrizioni ancora in atto e l’incertezza legata all’evolversi della pandemia e all’andamento della campagna vaccinale, i settori industriali prevedono oltre 110 mila entrate (+39 mila rispetto a marzo 2020). Le maggiori opportunità di lavoro si registrano, per esempio, nella metallurgia (+6.800 le entrate programmate rispetto a marzo 2020), nella meccatronica (+4.800), nella moda (+3 mila), ma anche nella farmaceutica e biomedicale (+2 mila). Settori in cui le imprese segnalano prospettive positive per la domanda estera, soprattutto da Cina, Stati Uniti e Germania.
Le microimprese registrano la maggiore flessione nei programmi di assunzione rispetto al 2019 (-37 mila entrate), mentre le grandi imprese (oltre 250 dipendenti) si attestano su livelli molto vicini a quelli pre-Covid (-2 mila entrate).
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In Liguria: più di una figura professionale su tre è difficile da trovare
In Liguria la percentuale di figure professionali di difficile reperimento è più alta della media nazionale: il 35,1% (più di una su tre) contro il 32,2%.
Le aziende italiane incontrano le maggiori difficoltà nella ricerca di profili per le aree aziendali sistemi informativi (58,7%), progettazione e ricerca e sviluppo (48,3%) e installazione e manutenzione (44,1%).
Dal borsino Excelsior delle professioni di marzo 2021, i profili più ricercati riguardano gli operai specializzati (59 mila) seguiti da conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili (47 mila). Nel confronto con lo stesso mese del 2020 e 2019 cresce la domanda soprattutto per le professioni a più elevata specializzazione (22 mila).
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