«I numeri del contagio da Coronavirus continuano a crescere anche in Liguria ma il nostro sistema sanitario continua a reggere, garantendo le adeguate cure a tutti coloro che ne hanno bisogno. La buona notizia è che tra i casi positivi, ci sono anche 33 persone clinicamente guarite. Sta proseguendo il piano per aumentare la disponibilità di letti di terapia intensiva e di media intensità, mano a mano che aumenta il bisogno. Dobbiamo evitare di arrivare al punto in cui non potremo più aumentare i posti letto». Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha fatto il punto ieri sera sull’emergenza Coronavirus.
A ieri erano 524 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 90 in più rispetto al giorno precedente. Di questi, 319 sono ospedalizzati, 172 sono al proprio domicilio e 33 sono clinicamente guariti (ancora positivi, a casa). Le persone decedute dall’inizio dell’emergenza salgono a 33.
«Intanto – ha aggiunto Toti – ci siamo organizzati autonomamente per l’approvvigionamento dei dpi, a partire dalle mascherine più sofisticate: tra domani e mercoledì arriveranno i primi carichi di materiale, uno dalla Sardegna e uno dalla Cina (atteso complessivamente circa 1 milione di Ffp2 e Ffp3 nelle prossime settimane), grazie anche alla generosità e disponibilità dei nostri spedizionieri e operatori della logistica. Ci stiamo attrezzando anche per avviare la produzione fino a 600 mila mascherine chirurgiche attraverso ditte liguri».
Il punto sui senzatetto
La vicepresidente Sonia Viale a proposito delle persone senza fissa dimora, ha detto che «siamo in contatto costante con i Comuni. Abbiamo effettuato un monitoraggio dei posti nei dormitori e sono sufficienti per garantire le distanze di sicurezza e l’accoglienza. Tuttavia si tratta di persone che hanno fatto una scelta di vita e, indipendentemente dalle disposizioni di legge, non vogliono andare in struttura. Per questo garantiremo una particolare attenzione dal punto di vista sanitario».
Per quanto riguarda le mascherine «abbiamo dpi appena a sufficienza per rifornire chi è in prima linea in questa guerra. Domani arriveranno da Roma dieci respiratori. Non abbiamo notizie dal governo sui dispositivi di protezione ma non c’è polemica: siamo certi che gli uomini della Protezione civile a Roma stiano lavorando come i nostri, con la stessa abnegazione. Le mascherine sofisticate, Ffp2 e Ffp3, sono le più difficili da trovare e quando arriveranno verranno consegnate al personale sanitario in prima linea negli ospedali. Se tutto va come deve, la prossima settimana avremo messo in piedi una catena logistica autonoma per garantire i rifornimenti dei dpi, che verranno gestiti e distribuiti con grande rigore, a partire dal personale maggiormente esposto al rischio di contagio. Il materiale sarà quindi distribuito anche alle altre categorie che ne hanno bisogno, come per esempio i medici della continuità assistenziale o i medici di medicina generale».
I risultati delle misure adottate sono attesi per il prossimo fine settimana, «quando speriamo di osservare un iniziale calo della curva dei contagi. Non dobbiamo mollare, credo che siamo sulla buona strada ma i prossimi giorni saranno duri davvero e non dobbiamo abbassare la guardia di un centimetro».
Per quello che riguarda le cure, oltre 20 pazienti sono trattati finora in tutta la Liguria con Tocilizumab, un farmaco sperimentale utilizzato secondo il protocollo terapeutico predisposto dall’ospedale policlinico San Martino per il trattamento dei pazienti affetti da polmonite da Covid-19, con il via libera di Regione Liguria e della task force di infettivologi di Alisa.
Il protocollo prevede l’uso di Tocilizumab, un anticorpo monoclonale anti inteleuchina6 utilizzato di norma nel trattamento della artrite reumatoide. Tocilizumab è utilizzato off- label, cioè fuori dalle indicazioni approvate, sfruttando l’esperienza della sindrome da rilascio di citochine con l’utilizzo delle nuove terapie con cellule CarT. Tale protocollo è stato approvato dalla direzione strategica del Policlinico e condiviso tra gli infettivologi della task force dell’azienda ligure sanitaria. Regione ha quindi accettato la proposta di donazione da parte della ditta Roche che ha assicurato una fornitura del farmaco, il cui approvvigionamento viene gestito dalla farmacia del Policlinico.
Da mercoledì sono stati trattati i primi pazienti e a oggi sono più di 20 i pazienti seguiti con Tacilizumab in tutta la Liguria, con iniziali incoraggianti risultati clinici. Il direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico, Matteo Bassetti in collaborazione con la farmacia dell’ospedale, raccoglierà i dati per valutarne i risultati per ulteriori sviluppi terapeutici.