«Riteniamo fondamentale che Autorità di Sistema Portuale di Genova e Savona abbia finalmente un presidente nominato. La politica dei commissari portata avanti finora contribuisce a determinare difformi interpretazioni delle norme, cosa che non possiamo permetterci: la sicurezza dei lavoratori portuali e il rispetto dei contratti sono condizioni indispensabili per il buon funzionamento delle strutture portuali». Lo dichiara Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio regionale.
Pastorino rimarca anche che “le regole attuali sull’autoproduzione nelle operazioni portuali devono essere rispettate rigorosamente per garantire la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e una concorrenza leale tra le imprese. Non possiamo permettere che vengano fatte eccezioni o interpretazioni ambigue. Anche la sentenza del Consiglio di Stato dello scorso luglio ha confermato la validità delle norme che limitano l’autoproduzione, ovvero l’uso del personale di bordo delle navi per compiere operazioni come il fissaggio e lo sblocco dei carichi (rizzaggio e derizzaggio) in porto. Queste regole esistono per proteggere i lavoratori portuali e marittimi, evitando che vengano messi in pericolo o sfruttati. Alcune imprese di navigazione hanno cercato di ottenere il permesso di svolgere queste operazioni con il proprio personale, ma le autorità competenti hanno giustamente ribadito che le operazioni devono essere eseguite da lavoratori portuali specializzati. Questo approccio è essenziale per evitare rischi per la sicurezza e per prevenire una competizione sleale tra le imprese”.
Linea Condivisa si oppone fermamente a qualsiasi tentativo di indebolire le normative esistenti. “È fondamentale che le autorità portuali – a partire dagli scali liguri (Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale e Occidentale che si occupano della gestione dei porti di Genova, La Spezia e Savona) – facciano rispettare queste regole in modo chiaro e deciso”.