Il downgrade di Fitch sul debito Usa continua a frenare le Borse europee, che anche oggi hanno chiuso in ribasso. A generare incertezza contribuiscono anche i dati contrastanti sull’economia globale: il settore dei servizi in Cina ha mostrato una crescita inaspettata, in Europa e Stati Uniti un rallentamento. Milano segna -0,94%, Londra -0,43%, Madrid -0,23%, Parigi -0,72%, Francoforte -0,79%.
Spread Btp/Bund sui 168 punti (variazione +0,58%, rendimento Btp 10 anni +4,23%, rendimento Bund 10 anni +2,55%).
A Piazza Affari calo di Bper (-4,09%) dopo la trimestrale sostanzialmente in linea con le attese. Negativi anche Telecom (-3,92%), Terna (-3,16%), Cnh (-3,07%). In netto rialzo Iveco (+1,93%) dopo la pubblicazione dei conti del secondo trimestre e il rialzo della guidance.
L’euro passa di mano a 1,0953 dollari (1,092 in avvio e 1,094 alla chiusura della vigilia) e a 155,765 yen (156,4 e 156,8). Il cambio dollaro/yen vale 142,193 (143,27 e 143,47).
La decisione dell’Arabia Saudita di tagliare la produzione di petrolio di un milione di barili al giorno per un altro mese ha causato un rialzo del prezzo del greggio: il contratto consegna ottobre sul Brent sale del 2,12% a 84,96 dollari al barile e quello scadenza settembre sul Wti del 2,26% a 81,29 dollari al barile. Ad Amsterdam il prezzo del gas sale del 7,3% a 30,85 euro al megawattora.