Cinema speculation di Quentin Tarantino, uscito nel novembre 2022 da Harper Collins e pubblicato dalla Nave di Teseo nei giorni scorsi, è la storia di un appassionato del cinema che è riuscito a trasformare la sua passione in lavoro (Tarantino è stato attore, produttore, sceneggiatore, ha vinto nella sua carriera 18 premi su 48 nomination, tra cui 2 premi Oscar, 2 premi Golden Globes, 2 premi Cannes) e ci racconta un pezzo di storia del cinema americano, quello degli anni Settanta, su cui si è formato. Alla fine degli Sessanta una nuova generazione di attori e registi, come Steve McQueen, Burt Reynolds, Clint Eastwood, Sam Peckinpah, Don Siegel, Brian De Palma, Martin Scorsese, ha spazzato via la vecchia, gloriosa Hollywood, iniziando una nuova era.
Nato nel 1963 a Knoxville, nel Tennessee, da padre attore e da mamma Connie, Tarantino all’età di tre anni tre anni si è trasferito con la mamma divorziata a Los Angeles, ed è stato travolto prestissimo dalla passione per il cinema, alimentata dalla madre e dai compagni di lei che al cinema andavano spesso e portavano con sé il piccolo Quentin, anche se il film era “da adulti”. A 14 anni il futuro regista, attore e produttore ha scritto la sua prima sceneggiatura, poco dopo ha iniziato a frequentare corsi di recitazione, poi tra gli altri lavori per cinque anni ha gestito un videonoleggio che deve avergli permesso di accumulare una cultura cinematografica enciclopedica. Il successo è arrivato nei primi anni Novanta.
Tarantino ha fatto in tempo a conoscere personalmente o a raccogliere aneddoti sui personaggi e sui film che lo hanno incantato e che ha studiato. E di questi tratta in Cinema speculation. Ne tratta da critico cinematografico e da creatore di film, mescolando teorie, giudizi, ricordi e aneddoti. Il risultato è un libro affascinante che ci mostra Hollywood da fuori e da dentro, dal punto di vista di un appassionato e di un tecnico, dal talento eccezionale, del settore. Fa venire in mente certe trasmissioni tv – almeno le migliori – in cui un ex campione di calcio commenta una partita, vedendola dall’interno come soltanto a lui e a quelli come lui è possibile.
Cinema speculation è una miniera di spunti originali, di curiosità, e di riflessioni: da segnalare l’analisi di Taxi Driver, che Tarantino vede quasi come un remake di Sentieri Selvaggi, il grande film di John Ford: “Travis Bickle, il tassista interpretato da Robert De Niro – si legge nel libro – non è altri che Ethan Edwards”. Ma ci sono più di 400 pagine tutte da leggere, con grande piacere.