«La politica deve dire le cose come stanno, non deve illudere la gente: il problema del gas russo è serissimo perché la Russia ha il coltello dalla parte del manico. L’Europa ha costruito una filiera industriale molto basata sul gas. Bisogna dire che il problema del gas non si può risolvere in tempi brevissimi». Lo riporta l’agenzia Dire, riprendendo le parole di Franco Bernabè, presidente di Acciaierie d’Italia, presenta questa mattina a Genova al Forum Ambrosetti.
«I prezzi dell’energia sono insostenibili per l’industria – dice Bernabè – il gas è aumentato di 20 volte e ci sono intere filiere industriali che dipendono dal gas, che non sono in grado di reggere un aumento del genere. A questi livelli di prezzo, l’industria non sopravvive. Il ministro Cingolani sta lavorando molto, l’Italia è messa un po’ meglio della Germania: il fallimento di Uniper, che è come l’Eni, è un segnale d’allarme gravissimo».
Per Bernabè, l’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia comporta l’adozione di provvedimenti d’emergenza: «La cassa integrazione non è una strategia, serve per fronteggiare il problema che si sta ponendo, che è molto evidente. C’è un prezzo del gas assolutamente insostenibile, non per noi ma per tutti quelli che hanno delle caratteristiche di alto contenuto energetico. È un problema che rivedremo per la carta, per la ceramica, per il vetro e per tutti gli energivori. Quindi credo che dovremo prepararci a un autunno complicato».