
«Sabato scorso per commemorare i morti del Covid è stata organizzata nei locali dell’ospedale una lettura di brani del libro del professor Matteo Bassetti. La cerimonia è costata circa 21mila euro che, stando sempre a quanto riferito dall’ospedale, sarebbero andati a società del gruppo di Primocanale che ha organizzato le riprese. Fondi, questi, che, sempre secondo l’ospedale, vengono dalla Clinica Malattie Infettive di cui Bassetti è direttore; e, stando sempre alle informazioni dell’ospedale, provengono da ‘attività proprie, sperimentazioni, ricerca e donazioni». Lo ha detto il consigliere regionale Ferruccio Sansa.

«Insomma – ha concluso Sansa – non lo diciamo noi, ma i vertici del Policlinico San Martino, per pagare un evento che consisteva nella lettura del libro di Bassetti sono stati utilizzati fondi della clinica universitaria che lui stesso dirige».
Questa la replica trasmessa Ufficio Stampa dell’Ospedale Policlinico San Martino. «La Direzione Strategica del San Martino sottolinea che il professor Bassetti fin dal primo giorno di uscita del suo libro ha chiarito ai vertici dell’azienda che i proventi della vendita sarebbero andati al Policlinico stesso. In merito a quanto apparso sugli organi di stampa ci preme quindi chiarire che il maestro Sergio Castellitto ha offerto gratuitamente la sua presenza e le spese sostenute sono servite a strutturare l’evento, facendo anche lavorare un settore fermo da un anno, e a diffonderlo in tutta Italia, come la ricca rassegna stampa dimostra. Aver promosso il reading è stato un modo per valorizzare l’intero Ospedale, che ha nel volto dei suoi professionisti la rappresentazione dell’impegno e della dedizione nell’affrontare l’attività giornaliera tipica di un grande Ospedale come il Nostro. La lettura ha messo sotto i riflettori lo sforzo di tutti i professionisti impegnati nella lotta contro il Covid, alla presenza delle istituzioni cittadine e regionali, e non ci risulta si sia mai vista la copertina del libro del Professor Bassetti che non ha certo bisogno di farsi pubblicità. Rimaniamo sconcertati anche dal riferimento alla sua attività svolta da libero professionista, cosa che peraltro fanno 500 professionisti della nostra azienda. Tali attività possono essere effettuate anche presso strutture sanitarie accreditate non convenzionate, come da normativa vigente. Il professor Bassetti ha, al pari degli altri professionisti, compiti di: assistenza, formazione, ricerca, divulgazione e lo ringraziamo per averci permesso di realizzare questo evento di cui si parla ancora oggi in tutte le tv nazionali. Tanti ospedali italiani hanno voluto fare un tributo al loro personale e anche noi lo abbiamo ritenuto doveroso. Infine precisiamo che il professor Bassetti, a riprova della sua fama nazionale ed internazionale che non necessita di alcuna pubblicità, possiede alla data odierna un h index pari a 69 (l’indice che descrive l’autorevolezza del ricercatore nei confronti della Comunità Scientifica). Ha infatti pubblicato 652 lavori che sono stati oggetto di oltre 21.000 citazioni da parte di altri ricercatori di tutto il mondo, uno dei più alti del nostro Istituto. Spiace che venga sminuita l’attività di un nostro professionista conosciuto e stimato in tutto il mondo e gettato fango su un evento che aveva l’unico obiettivo di ricordare le vittime e chi si è battuto e si batte ancora oggi contro il Covid».