Comincia poco mossa per poi andare in ribasso la giornata a per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib della Borsa di Milano aveva aperto con un +0,03% a 19.430 punti, ma ha sconfinato in territorio negativo appesantito dalle vendite sui bancari.
Banco Bpm cede il 2,16, seguita da Bper (-1,74%), Unicredit (-1,72%), per cui il Messaggero prospetta uno sconto del 30-40% sull’aumento di capitale, e Ubi Banca (-1,56%), che oggi riunisce i consigli per approvare l’offerta per tre good bank.
Bene invece la moda con Moncler (+2,04%), Ferragamo (+1,02%) e Luxottica (+0,58%), exploit di Tod’s (+6,8%) dopo le prime conferme sull’acquisto di una quota del 3% da parte di un fondo di
Andrea Bonomi.
Apertura poco mossa per le Borse europee con gli occhi degli investitori rivolti alla prima conferenza stampa che il presidente Usa Donald Trump terrà oggi. Parigi ha aperto in rialzo dello 0,04%, Francoforte dello 0,04%, invariata anche Londra.
Dopo tre sedute in calo, la borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo grazie al deprezzamento dello yen. L’indice Nikkei ha concluso a +0,33%.
Il prezzo del petrolio resta sui 50 dollari al barile dopo che, nelle ultime due sedute, ha ceduto oltre il 5%. A pesare sulle quotazioni sono i dati sulle scorte Usa e la ripresa della produzione in Libia che rischia di vanificare l’accordo raggiunto, a fatica, all’Opec. Il greggio Wti del Texas scambia cosi’ 50,96 dollari al barile con un minimo rialzo di 14 centesimi, mentre il brent quota 53,73 dollari.
Nei cambi l’euro apre in calo a 1,0555 dollari. Il biglietto verde torna a salire in attesa della prima conferenza stampa da presidente eletto di Donald Trump e avanza a 116,06 yen. La divisa nipponica è in ribasso anche nei confronti dell’euro a quota 122,54.
Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi sale a 166 punti nei primi scambi. Il rendimento è all’1,94%.