Un nuovo padiglione, 6 mila metri quadrati aggiuntivi e l’ammodernamento dell’aerostazione attuale. Sono i lavori che interesseranno sino al 2020 l’Aeroporto di Genova, che oggi compie 30 anni. Gli investimenti sono interamente autofinanziati.
Ma c’è di più: dall’anno prossimo lo scalo sarà la base per una compagnia low cost il cui nome non è stato svelato forse più per scaramanzia: «Due aeromobili – anticipa Paolo Sirigu, direttore generale dell’Aeroporto di Genova – che faranno ogni giorno cinque tratte».
Potrebbe essere davvero il punto di svolta per l’aeroporto nato inizialmente come “riserva” in caso di problemi meteorologici a Milano e che sta crescendo costantemente negli ultimi anni.
Il nuovo padiglione sarà su tre livelli, ma ci sarà anche più spazio per servizi e aree commerciali, nuovi impianti tecnologici, senza dimenticare una maggiore sostenibilità ambientale, grazie alle nuove tecnologie per l’illuminazione e la climatizzazione.
La prima fase dei lavori è già avviata: l’ammodernamento dell’aerostazione esistente (circa 15 mila metri quadrati) comprende anche la totale sostituzione della segnaletica interna, la ristrutturazione degli ascensori, la riqualificazione dei bagni, l’ammodernamento dell’impianto di climatizzazione, l’installazione delle colonnine di ricarica agli imbarchi, il rifacimento della pavimentazione, lo spostamento dell’ufficio Lost&Found, la ristrutturazione della sala vip e la creazione di una sala “Amica”, ma anche la ristrutturazione degli spazi ex ristorante, la realizzazione di nuove scale e un ascensore per i passeggeri in arrivo.
Successivamente verrà allungata l’ala est del terminal, consentendo di realizzare un nuovo impianto smistamento bagagli, ma anche l’aumento sia delle corsie per i controlli sia dei banchi di accettazione. «Altro aspetto da non sottovalutare – dice Sirigu – è che sarà possibile incrementare le aree commerciali nell’area degli imbarchi. Il nuovo ampliamento prevede anche un nuovo pontile di imbarco a servizio dei vettori low cost, ormai la strada non è più in salita, ma posso dire che siamo arrivati almeno alla pianura».
L’avvio dei lavori è stato reso possibile dall’approvazione da parte di Enac, lo scorso agosto, del contratto di programma 2016-2019, che prevede investimenti in completo autofinanziamento per oltre 12.650.000 euro, ai quali si aggiunge il milione e 100 mila euro già stanziato nel 2015. I lavori sull’aerostazione si affiancano al collegamento diretto tra aeroporto e ferrovia, il cui progetto definitivo è stato presentato lo scorso febbraio.
L’obiettivo è conciliare le esigenze della clientela business, locale e turistica. Un aeroporto che funziona ha influssi sull’indotto notevolissimi: «Studi dimostrano – sottolinea Sirigu – che ogni persona che viene a Genova spende 180 euro al giorno e ogni milione di passeggeri in più provoca mille nuovi posti di lavoro». La pista di 3 km può sostenere un traffico di 20 movimenti all’ora, i margini di crescita sono perciò enormi e l’obiettivo dichiarato è anche di essere attrattivi anche sul basso Piemonte.