Villa Rosazza è stata assegnata con concessione trentennale alla società Russian Ballet College srl di Genova. Lo annuncia il Comune di Genova, precisando che Rbl è «un soggetto altamente qualificato nell’offerta formativa nel campo artistico e con un corpo docente proveniente dalle migliori accademie di danza della Federazione Russa». L’aggiudicazione sarà definitiva una volta espletate le verifiche di rito.
L’offerta del Russian Ballet College prevede interventi di manutenzione per 770 mila euro, l’intera riqualificazione dell’edificio e degli spazi esterni pertinenziali, la manutenzione ordinaria e straordinaria per tutto il periodo della concessione, oltre all’efficientamento energetico dell’edificio, con conseguente contenimento delle emissioni di anidride carbonica e delle polveri sottili.
Il canone offerto di 12 mila euro annui «è stato determinato in considerazione del forte investimento previsto. Il bando consentiva infatti ampi spazi di modulazione delle proposte per ottimizzare la domanda potenziale e le necessità di ammortizzare le somme investite».
Oltre alla valorizzazione della villa grazie ad aperture al pubblico per visite guidate, questo affido in concessione consentirà al Comune di Genova consistenti risparmi strutturali.
«Con questa operazione – commenta Emanuele Piazza, assessore alla gestione del patrimonio non abitativo – il percorso di valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune segna un passo in avanti. La forma innovativa del bando di gara, sulla base della concessione di valorizzazione utilizzata per i beni del demanio statale, ha permesso di intercettare un importante investimento privato a beneficio di una villa storica lustro di Genova. In questo caso abbiamo un utilizzo artistico per la danza di altissimo livello, un’eccellenza di questa città. Proseguiremo con valorizzazioni di altri beni per lo sviluppo di imprese innovative e per la socialità. Riutilizzare per queste finalità spazi tolti all’abbandono dà il senso concreto di una città che desidera ripartire e che può riuscirci al meglio».