Un canadair aggiuntivo, almeno fino alla fine del periodo estivo, che sia collocato stabilmente a Genova, per intervenire più rapidamente sugli incendi. È la richiesta della Regione Liguria a Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile nazionale, alla luce dell’alto numero di incendi boschivi che sono divampati in Liguria, e in particolare nel ponente. In Liguria si conta un solo velivolo della Protezione civile (erano tre nel 2010), 24 in tutta Italia (cinque anni fa erano quasi il doppio).
«Nonostante il costante impegno del volontariato, del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco – scrive nella lettera l’assessore Stefano Mai – che insieme ai velivoli regionali hanno assicurato il contenimento dei focolai, l’alto numero di incendi ha messo a dura prova il sistema di antincendio boschivo. Per questo riteniamo necessario rafforzare la flotta aerea dislocata in Liguria». E in attesa della risposta della Protezione civile nazionale, prenderà il via da domani il gemellaggio antincendio boschivo con la Regione Lombardia per prevenire il numero degli incendi che dal 2013 a oggi è quasi triplicato.
Fino al 12 settembre il volontariato antincendio boschivo della Liguria (3000 volontari) sarà supportato da un contingente di volontari della Lombardia presenti in turni settimanali di 18 unità, di cui 12 collocate nella caserma del Corpo Forestale dello Stato di Borghetto Vara e 6 a Imperia. A questo gemellaggio si aggiunge l’accordo già attivo con la Regione Toscana per lo spegnimento degli incendi che si sviluppano nell’area del confine regionale e una nuova intesa, pronta a partire, con la Regione Piemonte per il reciproco aiuto.
Una collaborazione per riuscire a far fronte a un fenomeno che in questi mesi estivi ha già fatto registrare 170 incendi sparsi in tutta la regione e oltre 800 ettari di superficie percorsa dal fuoco. Se nel 2013 in Liguria si sono contati 139 incendi e 98 nel 2014, a metà agosto di quest’anno gli incendi sono già a quota 170 e si sono già registrati 470 ettari di superficie percorsa dal fuoco, alla quale vanno aggiunti oltre 400 ettari stimati per l’incendio di Taggia località Cave San Giorgio. Numeri di gran lunga superiori a quelli registrati nel 2013, con 262 ettari complessivi percorsi dal fuoco, e nel 2014, quando la superficie bruciata è stata di 223 ettari.
La provincia più colpita dagli incendi è stata Imperia, con oltre 75 focolai, a seguire Genova con 39, La Spezia con 26 e Savona con 19. «Il problema è anche la carenza di mezzi per contrastare i numerosi roghi – spiega l’assessore Mai – abbiamo tre elicotteri dell’antincendio boschivo della Regione Liguria dislocati a Genova, a Villanova d’Albenga e a Imperia e solo un canadair a disposizione per tutto il nord Italia, assolutamente insufficiente per far fronte alle numerose emergenze che si sono create. Per questo chiediamo al governo di dislocare permanentemente un altro mezzo aereo sull’aeroporto di Genova per contrastare più rapidamente l’azione del fuoco».
La Regione Liguria si sta impegnando a cercare di ripristinare le vecchie strade tagliafuoco che con l’abolizione delle Comunità montane erano rimaste prive di manutenzione.
E la Regione Liguria rivolge anche l’appello alla cittadinanza non solo a non provocare incendi con azioni che possono innescare focolai, ma anche a collaborare per preservare i boschi del territorio.