Chiusura in rialzo per le Borse europee, in vista della riunione di domani del consiglio direttivo della Bce. Alcuni operatori probabilmente si aspettano nuove rassicurazioni da parte del presidente Draghi sulla volontà di supportare l’economia europea dopo la Brexit, anche se la maggior parte degli analisti prevede che l’istituto di Francoforte prenderà ancora tempo, optando per lo status quo. I listini devono essere stati incoraggiati dall’andamento positivo di Wall Street, dove Dow Jones e S&P500 si sono spinti su nuovi massimi.
Francoforte ha chiuso con +1,61% a 10.142 punti, Londra con +0,47% a 6.728 punti, Parigicon +1,15% a 4.379 punti. Milano registra Ftse Mib +0,54 a 16.763,82 punti, Ftse Italia All-Share +0,62% a 18.389,24. Istanbul risente degli effetti del fallito golpe e per la terza giornata consecutiva chiude in calo, perdendo l’1,67%, mentre la lira turca ha aggiornato i minimi nel cambio con il dollaro.
A Piazza Affari bene i bancari, dopo che martedì il settore ha risentito della sentenza della Corte Ue sul bail in. Salgono Intesa (+1,25%) e Unicredit (+1,72%), mentre Monte Paschi perde l’1,89% risentendo della smentita di Ubi (+0,86%) circa le voci di un interesse per rilevare gli sportelli di Antonveneta. Sale anche Bper (+1,06%). Attesa domani per la scadenza della presentazione delle offerte per le quattro banche salvate dal crac.
Rimbalza Fiat Chrysler (+4,01%), scende Ferrari (-0,47%), bene Cnh (+1,88%) ed Exor (+1,25%).
Nell’energia Eni cede lo 0,96%. Tenaris giù del 2,22%, Saipem +1,82%. Telecom perde lo 0,94%.
Vivace il lusso, con Moncler +4,50%, Ferragamo +1,81%, Luxottica +2,10%, Yoox +2,48%.
Sul fronte dei cambi l’euro passa di mano a 1,1008 dollari (1,1012 ieri in chiusura) e a 117,42 yen (116,98). Il cross dollaro-yen si attesta a 106,67 (106,21).
In rialzo il petrolio, dopo il dato sulle scorte Usa, calate oltre le attese: il wti, contratto con consegna a settembre, guadagna lo 0,7% attestandosi a 45,75 dollari al barile.