Approvato il bilancio previsionale 2016-2018 e il rendiconto di gestione 2015 del Comune di Andora. Per la prima volta, fra gli allegati del Bilancio non c’è il “Programma Triennale delle opere pubbliche” che è confluito, insieme all’elenco della opere pubbliche dei Comuni di Testico, Stellanello, Cesio e Chiusanico, nel Bilancio di Previsione dell’Unione Valmerula e Montarosio 2016-2017-2018, già approvato il 30 maggio scorso. L’Unione Valmerula e Montarosio, con l’effettivo avvio di tutte le funzioni fondamentali in forma associata, entrerà nelle sue piene funzioni dal 1° di luglio. Nel concreto, i Comuni avranno minori vincoli per finanziare opere pubbliche del valore superiore ai 100 mila euro e sfrutteranno a pieno tutti gli incentivi che lo Stato offre a questo tipo di aggregazioni.
«Per Andora vuol dire aver già sbloccato fondi per più di 2 milioni di euro per opere che potranno essere progettate e realizzate entro la fine dell’anno – ha spiegato Mauro Demichelis, sindaco di Andora e presidente dell’Unione Valmerula e Montarosio – I comuni dell’Unione potranno utilizzare la liquidità che hanno un cassa per interventi sul territorio già programmati e magari bloccati dal Patto di Stabilità. Con la piena operatività nell’ambito delle opere pubbliche, compiamo un passo importante che porterà benefici alle comunità interessate, come è già successo con l’apertura, con pari diritto, ai residenti dell’Unione di alcuni servizi importanti come il campo solare e il nido di Andora».
Il bilancio del Comune di Andora, che da quest’anno è triennale, prevede un pareggio a 28.841.666 e, come nel 2015, non prevede alcun aumento della tassazione locale. «Con l’approvazione del Rendiconto di gestione 2015, Andora si conferma un Comune con i conti in regola avendo rispettato il patto di stabilità, senza alienare alcun bene né aumentando la pressione fiscale – ha detto in consiglio l’assessore ai Tributi e Finanze Fabio Nicolini – Tendenza che confermiamo anche con il Bilancio preventivo 2016. Come promesso non abbiamo ritoccato le tariffe di tutti i canoni e tasse locali per i quali era possibile l’aumento, in particolare nei servizi a domanda individuale che permangono a costi agevolati per i cittadini. Non abbiamo operato neanche l’adeguamento all’Istat così come avveniva negli anni passati. Tutto questo potenziando i servizi ai cittadini ed eliminando gli sprechi»