Il porto della Spezia è il primo in in Italia ad avviare lo Sportello unico doganale e dei controlli-Sudoco. Oggi, in diretta video dalla sede dell’Adsp, l’avvio ufficiale.
Dopo i saluti da parte dei rappresentanti istituzionali, Agenzia delle Dogane e Monopoli e Autorità di sistema portuale, è stato possibile vedere dal vivo le prime operazioni, seguendo il viaggio, peraltro assai breve, solo pochi minuti, del container caricato su camion nel tragitto dal porto spezzino al Centro unico dei controlli di Santo Stefano di Magra, il retroporto dello scalo che si trova a 8 chilometri di distanza.
Obiettivo del Sudoco è quello di creare un single entry point per ottimizzare i tempi, i costi e la logistica nei porti: un processo completamente automatizzato e full digital che consente un notevole risparmio dei tempi dell’intero processo di sdoganamento. Ma il vero vantaggio è rappresentato dai minori costi e dal coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti. Alla Spezia verrà avviato il primo modulo, che consentirà di realizzare gli eventuali controlli concomitanti presso il Centro unico servizi di Santo Stefano di Magra. La merce, quindi, verrà trasportata presso il luogo designato mediante i corridoi ispettivi (infrastrutture immateriali che consentono il controllo geosatellitare dei mezzi su strada).
Il progetto Sudoco, che dopo La Spezia verrà esteso a tutta la portualità italiana, prevede l’implementazione di tre moduli funzionali: il modulo «Gestione Controlli», con l’obiettivo di coordinare tutte le richieste di controllo ricevute dalle amministrazioni coinvolte nel processo di ingresso delle merci; il modulo «Gestione Certificati», che permette di creare un “single entry point” agli operatori e alle amministrazioni coinvolti, per la gestione e il rilascio di provvedimenti autorizzativi; il modulo «Tracciamento Merci» per raccogliere le informazioni utili a monitorare l’evoluzione delle operazioni logistico-procedurali sulle merci.