Con un’incidenza del 13,7% Imperia è la quarta provincia d’Italia per peso di imprenditoria straniera sul totale delle imprese. Sono 3.543 le realtà imprenditoriali imperiese guidate da immigrati, sulle oltre 539 mila registrate al 30 giugno 2015 in Italia (l’8,9% del tessuto produttivo totale).
Secondo gli ultimi dati diffusi da Unioncamere, i quattro capoluoghi liguri si piazzano tra i primi posti della graduatoria nazionale. Genova, con 10.160 imprese, è decima e registra un’incidenza dell’11,8% sul totale dell’economia del suo territorio. La Spezia è 31esima, con un peso del 10% e poco più di 2 mila imprese straniere all’attivo. Savona, al 33esimo posto, conta 3.050 realtà imprenditoriali guidate da immigrati che pesano per il 9,9% sul territorio.
La provincia che registra il peso maggiore è Prato con il 26% (8.704 imprese), seguita da Trieste e Firenze (rispettivamente con un’incidenza del 15% e del 14%). Chiude la classifica Taranto, con un peso di appena il 2,9%. Il maggior numero di imprese guidate da stranieri è invece a Milano (47.260), mentre, all’opposto, troviamo Oristano (461).
All’interno dell’universo dell’impresa straniera attiva in Italia, la componente più cospicua è rappresentata dalle imprese individuali (circa 432 mila) che incidono per il 13,3% sul totale delle imprese registrate con questa forma giuridica. Approfondendo proprio questa tipologia di impresa si può delineare una forte etnicizzazione di alcune componenti del tessuto produttivo: nella confezione di articoli di abbigliamento, per esempio, le imprese individuali straniere, cinesi in primis, sono il 45% del totale. Gli immigrati sono il 43% anche delle 7 mila imprese individuali operative nelle telecomunicazioni, con Bangladesh, Pakistan e Marocco che rappresentano i principali Paesi di provenienza dei titolari di queste attività. Le imprese individuali straniere, prime tra tutte quelle guidate da romeni e albanesi, sono inoltre un quarto delle imprese individuali specializzate nei lavori di costruzione.
