La Borsa di Milano ha aperto in calo. Il primo indice Ftse Mib cede lo 0,46% a 39.043 punti e poi precipita a -1,40% dopo la prima mezz’ora. Pesa l’annuncio della vendita del 4% delle azioni Ferrari da parte di Exor: il titolo perde il 7,91%. In calo anche Prysmian (-6,73%). Guadagnano invece Pirelli (+2,37%) e Leonardo (+1,97%).
Anche le Borse europee sono negative in avvio. Sui mercati aumentano i timori di una guerra commerciale con i dazi americani annunciati da Donald Trump e anche i dubbi sull’andamento della crescita economica, mentre si attendono i verbali dell’ultima riunione della Bce. Francoforte -0,91%, Parigi -0,49% e Londra -0,46%.
Le Borse asiatiche chiudono in ordine sparso. Non destano particolare sorpresa i conti del colosso dei microchip Nvidia, nonostante una performance da record. In moderato rialzo Tokyo (+0,3%).
Sul fronte macroeconomico in arrivo i verbali della riunione di gennaio della Bce. Dalla Germania il tasso di disoccupazione, dalla Spagna l’inflazione armonizzata e dall’Italia le vendite industriali. Previsti anche i dati sulla fiducia di imprese e consumatori dell’Italia e dell’Eurozona. Dagli Stati Uniti il Pil e i sussidi di disoccupazione.
Prezzo del petrolio in lieve aumento: il Wti con consegna ad aprile passa di mano a 68,79 dollari al barile con una crescita dello 0,25% mentre il Brent, sempre con consegna ad aprile, è scambiato a 72,74 dollari (+0,29%).
Nei cambi euro poco mosso questa mattina sui mercati valutari: è scambiato a 1,0471 dollari (-0,13%) e a 156,3600 yen (+0,02%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco segna un lieve aumento a 106 punti base (+1,19%). Il rendimento è a +3,50%.