Su proposta dell’assessore alle Pari opportunità e dell’assessore allo Sport, la Giunta di Genova ha deciso di aderire alla Carta etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport – anche definita Carta etica dello sport femminile – con l’obiettivo di creare un mondo sportivo più inclusivo e di prevenire discriminazioni e violenza sulle donne e sulle bambine, di sensibilizzazione sulle pari opportunità e i diritti nello sport, di promuovere l’utilizzo di un linguaggio di genere inclusivo e, più in generale, la cultura sportiva.
«Con l’adesione alla Carta etica vogliamo sottolineare l’impegno di questa amministrazione nel contrastare gli abusi e le molestie in ambito sportivo, ma anche gli stereotipi, il pregiudizio, il sessismo e il bullismo – spiega l’assessore alle Pari opportunità del Comune di Genova Francesca Corso – Temi che trovano riscontro nelle linee programmatiche che ci siamo dati fino al 2027, e che mirano a rimuovere gli ostacoli che impediscono le pari opportunità di genere e la realizzazione di un ambiente inclusivo e rispettoso».
«Come amministrazione siamo in prima linea per combattere ogni forma di abuso, molestia e discriminazione nel mondo dello Sport – afferma l’assessore allo Sport del Comune di Genova Alessandra Bianchi – Siamo orgogliosi che il nostro Comune si sia già dotato di un Comitato Etico in ambito sportivo e, insieme al Panathlon, siamo al lavoro per promuovere il fair play. Con il progetto di Genova 2024 Capitale Europea dello Sport abbiamo un’opportunità unica per continuare a diffondere la cultura sportiva come un veicolo di uguaglianza, solidarietà e rispetto, seguendo l’impegno del Governo, anche in termini di parità di trattamento e parità salariale, come sottolineato recentemente dal ministro Eugenia Roccella».
L’adozione della Carta etica, elaborata lo scorso anno da Assist-Associazione Nazionale Atlete – impegnata su questi temi, spesso in tandem con le istituzioni – e sottoscritta a gennaio 2024 da Soroptimist International d’Italia – associazione di donne professioniste e manager, che ha promosso l’adozione della Carta da parte delle amministrazioni locali – impegna il Comune di Genova a garantire strutture e spazi idonei alle attività sportive per tutti; a raccogliere dati sulla popolazione residente che pratica attività sportive; ad affiancare e sostenere le federazioni sportive nazionali, le associazioni e le società sportive dilettantistiche nel prevenire le molestie, la violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione prevista dal Codice delle pari opportunità; a promuovere lo sport femminile e favorire valorizzazione delle donne atlete, dirigenti e tecniche; a utilizzare un linguaggio di genere inclusivo in tutti gli atti che riguardano lo sport; a richiedere, negli impianti sportivi di sua proprietà, il rispetto delle relazioni interpersonali tra i generi da parte di tutte le figure preposte all’educazione, all’allenamento e alla pratica sportiva; a promuovere l’applicazione della Carta etica in tutto il territorio comunale.