L’ex presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, interviene sul “caso Meloni”. In alcuni retroscena giornalistici si è raccontato di una presunta regia di Arianna Meloni, sorella della premier e responsabile della segreteria politica e del tesseramento di FdI, a riunioni indette per nomine chiave in Rai e Trenitalia. Maria Elena Boschi (in Vigilanza Rai) e Raffaella Paita (in Parlamento per Trenitalia) hanno chiesto chiarimenti. La reazione di Fratelli d’Italia è stata durissima e Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, ha scritto che si starebbe preparando un’indagine a carico delle Meloni per “traffico d’influenze”.
“È indubbio – scrive Toti su Faceboook – che il direttore Sallusti scriva sulla prima pagina de “Il Giornale” notizie fondate. La sua esperienza e la sua professionalità sono fuori dubbio. A me stupisce la reazione dei partiti. Arianna Meloni è accusata, dalla politica per ora, vedremo se anche dalla magistratura, di essersi occupata di nomine e designazioni ai vertici di aziende di Stato. Ma questo è il punto! Scusate ma chi dovrebbe nominare i vertici di quelle società se non chi ha vinto le elezioni? Chi dovrebbe occuparsene se non il capo della segreteria politica del partito vincitore? Viviamo in democrazia! Il giudizio degli elettori conta qualcosa oppure non conta nulla”?
“Allora – precisa Toti – se qualcuno ha votato una legge che impedisce a un esponente di partito di discutere, trattare e scegliere quelle nomine, ha sbagliato e di molto. Cambiamo quella legge e molte altre che impediscono alla politica di fare il suo mestiere. Chi ha vinto le elezioni sceglie chi dirige i gangli del Paese e, se sbaglia scelta, lo giudicheranno nelle urne gli elettori e nessun altro”!
“Vogliamo cambiare le leggi che colpevolmente il Parlamento ha approvato – conclude l’ex governatore – e ridare dignità alla volontà popolare. Così non ci saranno indagini di cui indignarci. Cominciamo a guardare la luna e non il dito”.