«I dati pubblicati oggi sugli infortuni sul lavoro indicano l’immobilismo di istituzioni e politica e la responsabilità diretta delle imprese» dichiara il segretario generale della Cgil Liguria Maurizio Calà a commento dei dati Inail relativi al primo mese dell’anno.
Secondo le elaborazioni dell’Ufficio economico Cgil Genova e Liguria, a gennaio 2024 sono state 1.316 le denunce di infortunio sul lavoro in Liguria con un aumento di 128 denunce rispetto all’anno precedente pari al più 10.8%, ossia 42.5 denunce di infortunio per ciascuno giorno del mese di gennaio.
Nel periodo indagato gli infortuni sul lavoro sono cresciuti del 14,5% per la componente femminile e dell’8,5% per quella maschile. Rispetto all’età la classe più numerosa è quella tra i 50 e i 59 anni (25,8 per cento) con 340 denunce. In aumento anche le denunce di malattia professionale con un aumento del 62.5%.
«C’è una responsabilità diretta delle imprese che non investono in salute e sicurezza sul lavoro – aggiunge Calà – ma anche delle istituzioni le cui politiche sul tema sono inesistenti o addirittura dannose come nel caso dei subappalti selvaggi dove spesso si annidano le peggiori forme di sfruttamento e illegalità. Le misure annunciate dal Governo sulla sicurezza sul lavoro sono una presa in giro. La politica deve farsi carico di questa emergenza nazionale che deve essere contrastata con tutti gli strumenti possibili, molti dei quali sono contenuti nelle proposte sindacali presentate al governo e completamente disattese».