È stato presentato oggi nel corso dell’evento “Il Glocal di iit” che conclude il ciclo di iniziative per la celebrazione dei 20 anni dell’Istituto Italiano di Tecnologia, il nuovo piano strategico di Iit 2024 – 2029 che identifica come priorità l’intelligenza artificiale, strumento fondamentale per affrontare le due sfide sociali più urgenti del nostro tempo: la salute (Healthcare) e la sostenibilità (Earthcare).
Al Palazzo della Borsa il direttore Giorgio Metta ha illustrato gli elementi fondamentali del nuovo piano strategico dell’Istituto che indicherà la direzione della ricerca Iit per i prossimi 6 anni prevedendo un investimento complessivo di circa 1 miliardo di euro.
«Nel piano strategico − racconta Metta − c’è una componente locale importante in un panorama internazionale e ne abbiamo portato una fetta a Genova. Questo è il culmine di 20 anni di lavoro. Abbiamo raccolto la sfida globale dell’intelligenza artificiale e due sfide importantissime quella della transizione energetica e della sostenibilità più in generale e quella della salute e quindi un pensiero a come sviluppare nuove tecnologie in queste direzioni e parliamo sempre di tecnologie perché siamo un istituto di tecnologia quindi dispositivi, robot, oggetti che realizziamo, quindi tantissima ingegneria dietro una comprensione però del fenomeno, della scienza di base quindi combiniamo queste due cose».
Con il nuovo piano strategico sono introdotte alcune novità:
· L’approccio “AI first” che vede nello studio e nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale un elemento fondamentale della ricerca di tutte le 80 unità di ricerca che operano nei 11 centri della rete nazionale Iit Il piano strategico darà la priorità all’intelligenza artificiale non intesa solamente come “large language model” ma in primis come strumento da applicare per fare ricerca meglio e più velocemente. Nel nuovo piano viene dato ampio spazio al progetto di digitalizzazione di Iit, mediante investimenti sia nella ricerca specifica sull’intelligenza artificiale sia sulle infrastrutture, per oltre 150 milioni euro, per aumentare la capacità di calcolo e migliorare le performance di immagazzinamento dei dati definendo procedure e metodi per la loro conservazione secondo i principi Fair (I dati devono essere Findable, Accessible, Interoperable, and Reusable) e prevedendo anche un aggiornamento di laboratori e attrezzature in modo da ottimizzare la raccolta automatica dei dati e implementare processi robotizzati. Infine, si prevede di ottimizzare i programmi di alta formazione e aumentare il reclutamento di ricercatori e ricercatrici a livello internazionale in ambito computazionale e Ai.
· La Blue Sky Research che rappresenta la ricerca di base guidata unicamente dalla curiosità (ricerca curiosity driven) e dall’intraprendenza dei team di ricerca dell’Istituto. Questo approccio viene incoraggiato dal nuovo piano strategico in quanto la scienza di base di oggi diventerà l’innovazione di domani e da essa deriveranno scoperte spesso inaspettate, che saranno il motore del trasferimento tecnologico delle prossime decadi. In questo ambito l’approccio AI first è ancora più importante, in quanto la produzione scientifica sarà potenziata dall’esplorazione automatizzata di nuovi materiali, dalle soluzioni di AI generativa e dall’analisi statistica e modellazione di fenomeni fisici a partire da ampi dataset.
· I 5 nuovi “programmi Flagship” che nascono per focalizzare e sviluppare una massa critica sufficiente per affrontare problemi su larga scala che richiedono competenze estremamente trasversali e gruppi di ricerca numerosi. I programmi, che si innestano sui domini di ricerca Iit – robotica, nanomateriali, tecnologie per le scienze della vita e scienze computazionali – mirano a risolvere i problemi concreti della nostra società nel breve e medio periodo. I programmi Flagship sono stati pensati per intercettare i megatrend sociali come il riscaldamento globale e l’invecchiamento della popolazione e quelli tecnologici come la transizione digitale e l’Intelligenza Artificiale.
Dell’investimento globale di 1 miliardo di euro in 6 anni, Iit dedicherà circa 750 milioni all’attività di ricerca di cui un terzo verrà investito nella Blue Sky Research mentre i rimanenti due terzi andranno a sostenere i programmi Flagship. Inoltre, verrà potenziato anche il trasferimento tecnologico con investimenti mirati intensificando il rapporto con le imprese e le istituzioni da un lato e aumentando le attività di formazione all’imprenditorialità del personale di ricerca dall’altro.
Nei prossimi 6 anni Iit svilupperà ulteriormente la ricerca negli ambiti dei beni culturali e della Space Economy e lancerà “Iit Global”, un programma di internazionalizzazione con partner specifici che prevede l’attivazione di scambi di studenti e docenti, la creazione di laboratori congiunti a doppia sede e la creazione di nuovi “outpost” esteri di Iit in paesi selezionati.
I 5 Programmi Flagship:
Technologies for Sustainability – “Le tecnologie per la sostenibilità” che contribuiranno alla creazione di paradigmi di economia circolare, alla progettazione di nuovi materiali per la transizione energetica, alla depurazione dell’acqua, allo studio di sistemi robotici per l’agricoltura e l’ottimizzazione dei processi produttivi per una migliore gestione delle risorse naturali.
Technologies for Healthy Living – “Le tecnologie per la salute” che sviluppano tecnologie di supporto per l’invecchiamento della popolazione, contribuendo a un cambiamento di paradigma nella fornitura di servizi medici attraverso, per esempio, robot assistivi e l’utilizzo di big data per la medicina di precisione.
Rna Technologies – “Le tecnologie dell’Rna” che si basano sulla ricerca pionieristica nel campo della medicina di precisione utilizzando l’Intelligenza Artificiale per analizzare e comprendere le malattie neurodegenerative e il cancro.
Brain and Machines – “Neuroscienze e macchine” che si propone di applicare strumenti computazionali per comprendere come i circuiti cerebrali diano origine alle straordinarie capacità cognitive e motorie degli esseri umani per strutturare nuovi metodi di apprendimento automatico per i sistemi embodied, come robot che interagiscono in maniera naturale con gli esseri umani. Da queste ultime ricerche si pensa di realizzare robot da utilizzare nella terapia comportamentale di individui diagnosticati nello spettro autistico.
Teaching Science to Computers – “Insegnare la scienza ai computer” che si propone di migliorare la nostra comprensione della matematica, dell’apprendimento automatico e dell’intelligenza artificiale. Contribuirà alla progettazione di un’intelligenza artificiale affidabile con applicazioni nella robotica e nell’automazione in grado anche di ottimizzare processi in un’ottica di sostenibilità.