Al via i lavori per la costruzione del nuovo Gaslini: firmato oggi l’accordo con la concessionaria Zena Project, società di progetto, creata dal raggruppamento temporaneo di imprese Cmb-Mieci-Arcoservizi, e si avvarrà del servizio di Project Management Consulting di Rina-Proger.
Il presidente dell’Irccs Giannina Gaslini Edoardo Garrone, il direttore generale Renato Botti e il responsabile dell’Ufficio Tecnico e responsabile unico del procedimento del progetto, Ezio Nicolàs Bruno Urbina, hanno presentato il piano di realizzazione del “Cantiere Nuovo Gaslini”, consistente nella costruzione di un nuovo padiglione ospedaliero, chiamato Padiglione Zero, di un nuovo polo tecnologico, e nella ristrutturazione di 5 padiglioni storici con la conseguente riorganizzazione funzionale dell’intero policlinico.
Il presidente dell’Istituto Gaslini, Edoardo Garrone, dichiara: «Costruiamo ex novo un padiglione ospedaliero moderno al centro dell’ospedale storico, abbattendo due padiglioni e costruendone uno nuovo nella parte alta della collina, chiamato Padiglione Zero per indicare un nuovo inizio. Unito agli attuali padiglioni centrali, costituirà l’ambito ospedaliero per acuti. Prende forma in tempi record l’ammodernamento dell’ospedale: si delinea un futuro tecnologicamente all’avanguardia e all’insegna della sostenibilità, che ci consente di preservare intatta l’eredità morale, sanitaria, scientifica e anche storico paesaggistica del Gaslini».
«Il mio ringraziamento va a tutta la squadra del Gaslini, che, a pochi mesi dall’aggiudicazione della gara, è riuscita a far partire la fase esecutiva, dimostrando ancora una volta serietà, competenza e, naturalmente, una grande motivazione umana, elemento imprescindibile» aggiunge il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante la presentazione.
L’assessore alla Salute della Regione Liguria, Angelo Gratarola, dice: «Come storico istituto l’ospedale ha fatto i conti con i suoi limiti strutturali e, con l’avanzare delle nuove tecnologie e innovazioni in medicina, si è reso così necessario un cambiamento nella parte edilizia. La partenza dei lavori per la realizzazione di un nuovo padiglione rappresenta l’accelerazione necessaria per offrire, nell’arco di un tempo ragionevole, un istituto al passo con i tempi. Il Gaslini si appresta così ad affrontare le nuove sfide in medicina pediatrica con una nuova struttura ma anche con un nuovo centro di formazione recentemente inaugurato a Villa Quartara: così si chiude il cerchio di una competenza che si può ulteriormente consolidare a livello nazionale e non solo».
Le quattro fasi dell’intervento
L’intervento sarà in 4 fasi: la prima consiste nella realizzazione del Padiglione Zero e terminerà a giugno 2026, la seconda nella ristrutturazione dei pad. 17, 18, e 6 e si concluderà a giugno 2028, la terza prevede la ristrutturazione del pad. 16 a finirà ad agosto 2029, la quarta realizzerà la ristrutturazione del pad. 15 e terminerà nel 2030.
Il Padiglione Zero nascerà in tre anni e accentrerà tutte le funzioni di emergenza-urgenza, a elevata intensità assistenziale e chirurgica per i bambini, le future mamme e le famiglie, garantendo massima efficienza operativa e un’ottima qualità assistenziale. Qui avranno sede infatti: un’area di emergenza-urgenza correlata funzionalmente all’area ospedaliera dei servizi di diagnosi; 12 sale operatorie (di cui 3 ibride); 8 sale travaglio/parto (di cui una attrezzata per il parto in acqua); 70 posti letto nelle aree di terapia intensiva e subintensiva pediatrica e neonatale; 130 posti letto nell’area ospedaliera delle degenze ordinarie (chirurgiche pediatriche e materno-infantili). I posti letto complessivi per la sede genovese del Gaslini saranno 493.
L’opera proseguirà con una seconda fase di ristrutturazione dei Padiglioni 6, 17 e 18, della durata di circa 18 mesi, per migliorare l’efficienza organizzativa dell’Area Medica, Emato-oncologica, delle Neuroscienze e dell’Assistenza territoriale, con la creazione di nuovi ambienti in cui tecnologia, ricerca e assistenza clinica si integrano tra loro, per il benessere dei piccoli pazienti.
Nei successivi due anni partiranno anche la terza e la quarta fase: il padiglione 15 sarà completamente dedicato alla ricerca, con la collocazione di tutti i laboratori in un unico edificio, mentre nel pad. 16 troveranno sede le attività a bassa intensità (Riabilitazione e Ospedale di Comunità).
Successivamente, verranno potenziati i servizi complementari di ricerca, formazione, accoglienza, asilo e nido aziendale, delle piccole superfici di vendita e degli spazi per le associazioni di volontariato. La fase esecutiva, che avrà dunque una durata complessiva di circa sei anni e mezzo, prevede anche una riorganizzazione funzionale dell’intero sedime ospedaliero e delle sue aree verdi, e si articolerà su un’architettura flessibile, piacevole e sicura, progettata seguendo i principali protocolli di sostenibilità ambientale. Al termine della costruzione del Padiglione Zero partiranno anche i servizi manutentivi, comprensivi della fornitura dei vettori energetici, con una concessione della durata effettiva di 22 anni.
Il responsabile dei Servizi tecnici, Ezio Nicolàs Bruno Urbina, spiega: «Durante tutte le fasi dei lavori verrà assicurato il normale svolgimento e funzionamento di tutte le attività già esistenti all’interno dell’istituto, nel rispetto dei bambini, delle famiglie, e di tutto il personale. La demolizione controllata adotterà tutte le precauzioni di sicurezza per minimizzare la propagazione di polveri, rumori e vibrazioni. Prima delle demolizioni avranno luogo le ricollocazioni delle funzioni, in parte già in corso: il Centro formazione e la scuola infermieri sono già stati ricollocati presso Villa Quartara; lo Sportello Malattie Rare, l’Area assistenti sociali e il Centro Accoglienza Bambini e Famiglie sono in corso di spostamento presso il Padiglione 13. Gli operatori dell’Istituto sono sempre aggiornati sulla totalità degli spostamenti attraverso la intranet dell’ospedale Gaslini».
Viabilità e parcheggi
La viabilità nelle zone circostanti l’ospedale non sarà modificata fino alla fine di dicembre 2023. La prima modifica avverrà a partire da gennaio 2024 quando, al fine di consentire il transito dei mezzi per l’approvvigionamento dei materiali di cantiere, la viabilità potrebbe essere modificata in via Redipuglia, ma limitatamente al tratto che va da Largo Francesco Cattanei all’ingresso dell’Ospedale. In corso di valutazione con la polizia locale e gli uffici tecnici del Comune di Genova due alternative: percorrere via Redipuglia in senso alternato o a doppio senso, le modifiche saranno tempestivamente comunicate grazie a canali di comunicazione dedicati.
Tali modifiche sulla viabilità potranno portare all’eliminazione di alcuni parcheggi, che potranno variare a seconda delle indicazioni ricevute dalla polizia locale. Tuttavia, «per salvaguardare il numero di posti auto oggi disponibili ed evitare possibili disagi a residenti, operatori dell’ospedale e utenti − rassicura Bruno Urbina – il Gaslini ha avviato le necessarie interlocuzioni con Cassa Depositi e Prestiti e Arte Genova per ottenere la disponibilità, all’interno delle aree di proprietà comprese nell’ex Ospedale di Quarto, di posti auto a compensazione di quelli pubblici che verranno temporaneamente soppressi a causa dei lavori per il nuovo ospedale».
Il partenariato pubblico-privato al servizio della Pubblica Amministrazione
Il direttore generale dell’Istituto Gaslini, Renato Botti spiega: «Il Nuovo Gaslini prende vita grazie a un complesso progetto di innovazione tecnologica, organizzativa e funzionale, che è stato possibile grazie al partenariato pubblico-privato. È stata indetta una gara pubblica europea e il Gaslini in 18 mesi è passato dall’idea all’aggiudicazione dei lavori e adesso sta partendo la fase esecutiva. Il Padiglione Zero, che rappresenta la prima fase e il cuore dell’intervento, sarà completato nel rispetto delle milestone previste dal Pnrr, che finanzia una quota del progetto del valore di 10 milioni di euro su un’operazione totale di 180 milioni di euro».
Il partenariato, se ben gestito, dovrebbe garantire tempi certi e richiede da parte del committente pubblico un salto di qualità. Anche la controparte privata deve costituire una rete di professionisti in grado di presentarsi come unico soggetto interlocutore dell’Istituto Gaslini. Tutta l’operazione da un punto di vista immobiliare e strutturale si completerà in sei anni e mezzo: tre anni per la realizzazione del Padiglione Zero, tre anni e mezzo per la ristrutturazione degli altri padiglioni. Nel partenariato, è prevista la gestione dei servizi di facility management, compresa la fornitura energetica, per 19 anni dalla costruzione del Padiglione Zero.
«Oltre la gestione di questi servizi, il privato finanzia l’operazione con circa 130 milioni. Uno dei vantaggi del partenariato consiste nella possibilità di partire senza dover avere l’intero ammontare delle somme già in bilancio, che è quello che invece si deve fare con un normale appalto. In questo caso l’investimento è di circa 180 milioni di euro e noi – aggiunge Botti – siamo partiti con un capitale, tra fonti finanziarie pubbliche e fonti del sistema Gaslini, Fondazione Gerolamo Gaslini e Istituto Giannina Gaslini, che arriva a 50 milioni. Si tratta di un approccio coraggioso e aperto, che stiamo utilizzando in modo innovativo ed efficace, dimostrando che anche la Pubblica Amministrazione può realizzare progetti ambiziosi».
Siriana Bertacchini, presidente di Zena Project e direttrice della divisione project e servizi per Cmb, ha mostrato orgoglio ed emozione per l’avvio dei cantieri: «Lavorare per quest’opera è un onore e una sfida. È un onore, come Imprese promotrici e costruttrici, impegnarci per questa committenza e per quello che rappresenta nella sanità pubblica italiana, per conseguire il comune obiettivo di realizzare strutture e reparti ancora più efficienti per i più piccoli. La sfida è quella di farlo all’interno di una realtà altamente complessa e strutturata, agendo all’interno di un ambiente vivo e frequentato, come un ospedale».
«Ringraziamo la Fondazione Gerolamo Gaslini che ci ha permesso di far partire il processo di progettazione, stanziando 20 milioni di euro, la Fondazione Querci, che sostiene l’ospedale attivamente da molti anni e ringraziamo inoltre tutti i privati che decideranno di contribuire alla realizzazione del “Nuovo Gaslini”, tramite la nostra nuova fondazione per il fundraising Gaslininsieme, come hanno appena fatto Pintus e Costa Crociere, in occasione dei 75 anni della compagnia italiana. Auspichiamo per il futuro ulteriori finanziamenti pubblici da parte dello Stato e della Regione – commenta il presidente dell’Istituto Gaslini, Edoardo Garrone – vista l’importanza di questo intervento strutturale, servono stanziamenti che possano garantire sostenibilità, al fine di reperire ulteriori risorse anche in conto capitale».
Coinvolgimento degli stakeholder e comunicazione
Per incontrare le esigenze dell’utenza e della cittadinanza, il Gaslini ha avviato un processo di coinvolgimento degli stakeholder: enti, scuole, associazioni e abitanti dei quartieri limitrofi, con l’obiettivo di informare gli utenti sulle trasformazioni in atto, avvalendosi della società Avventura Urbana. Le informazioni saranno diffuse attraverso il sito, per aggiornare l’utenza sullo stato di avanzamento dei lavori, i tempi, le fasi dei cantieri, le modalità di contenimento dei potenziali impatti e le modifiche alla viabilità dell’area.