Preoccupa ancora i mercati finanziari l‘esito della votazione del Congresso sul tetto al debito Usa, nonostante sembrasse in vista un accordo tra democratici e repubblicani. Questa incognita, insieme al forte calo del petrolio nell’attesa del meeting Opec+ della prossima settimana e alcuni risultati negativi di colossi dell’ alimentare come Nestlèe Unilever, ha trascinato in rosso le Borse europee.
Milano segna -0,16%, Londra -1,38%, Parigi -1,29%, Francoforte -0,27%, Madrid -0,14%.
Spread Btp/Bund sui 182 punti (variazione -1,51%, rendimento Btp 10 anni +4,15%, rendimento Bund 10 anni +2,33%)
Piazza Affari ha subito il ribasso minore tra le piazze europee grazie alle buone perfomance delle utility con A2A +1,58%, Terna +1,65%, Erg +1,73%, Italgas +1,04%, Hera +1,10%. In recupero Prysmian (+2,84%) ieri penalizzata dalla previsione che lo storico ceo Battista lascerà l”azienda nel 2024. In coda al Ftse Mib i petroliferi (-2,7% Tenaris, -2,35% Eni, -1,89% Saipem) a causa del calo del prezzo del greggio.
Euro/dollaro stabile a 1,072.
Il petrolio ha perso il 4% circa sia nel Wti luglio, tornato a 70 dollari al barile, sia nel Brent luglio, sceso a 74 dollari al barile: prevale l’incertezza sulle scelte sulla produzione nel prossimo meeting Opec del 4 giugno. Gas naturale in recupero del 2% a 25,1 euro al megawattora.