Chiusura in netto ribasso per le Borse europee, causata dal calo del prezzo del petrolio e dall’andamento debole di Wall Street. Il Ftse 100 di Londra segna -0,79%, l’Ibex 35 di Madrid -0,96%, il Cac 40 di Parigi -0,91%, il Dax 30 di Francoforte -0,96%. Milano ha chiuso le contrattazioni con Ftse Mib -0,84% (Ftse Italia Star -0,12%, Ftse Italia All Share – 0,80%, Ftse Aim Italia +0,06%). Poco mosso lo spread Btp/Bund, attestato su 105 punti (variazione -0,29%, rendimento Btp 10 anni +0,74%, rendimento Bund 10 anni -0,31%).
A Piazza Affari ad accusare la congiuntura negativa sono state soprattutto le banche, che ieri avevano spinto i listini, e i petroliferi: Mediobanca, dopo l’exploit della vigilia, perde il 3%, Banco Bpm -3,15%, Tenaris +4,71%, saipem -2,2%, Eni -1,78%. In calo anche Tim a causa del timore che il progetto della rete unica richieda tempi più lunghi del previsto.
Per quanto riguarda il greggio, il Wti (contratto di agosto), dopo aver toccato in mattinata massimi dal novembre 2014, è scivolato in ribasso arrivando a perdere quasi il 4% (si attesta a 73,49 dollari al barile, in calo del 3,71%).
Sul fronte dei cambi, l’euro si è indebolito a 1,1829 dollari (1,1865 ieri alla chiusura dei mercati continentali). Vale inoltre e a 130,79 yen (131,61), mentre il cambio tra dollaro e yen tratta a 110,55 da 110,915 yen.