Luci bianche, luci a led, che consentiranno un risparmio del 76% al Comune di Genova: 7 milioni all’anno.
Parte da agosto il nuovo contratto per la manutenzione e sostituzione completa dei punti luce cittadini, sopraelevata compresa, che il Comune di Genova ha affidato a Green City Light srl (spin off del gruppo Gemmo), primo operatore privato nel settore illuminazione per la P.A. con alle spalle fondi di investimento come il Fie di Roma (Fondo italiano per l’efficienza energetica e il fondo europeo Marguerite (con dentro Cassa Depositi e Prestiti e la Banca Europea degli Investimenti).
La parola fine arriva dopo una serie di contenziosi giudiziari che affondano le radici nel lontano 2015. «Una giornata storica, una svolta decisiva – afferma l’assessore ai Lavori pubblici e manutenzioni Pietro Piciocchi – abbiamo risolto tutti i contenziosi e ora non ci sono più rischi».
Il Comune ha aderito alla convenzione Consip (la centrale acquisti della pubblica amministrazione) servizio luce 4. L’investimento complessivo del project financing è di 34 milioni, il contratto dura 9 anni. I punti luce coinvolti sono 55.600 sul totale dei 58 mila (quelli che mancano è perché sono stati già efficientati, circa 2.500). Di questi, 7581 saranno affidati ad Aster (quelli delle principali direttrici cittadine, sopraelevata compresa). Per completare la sostituzione occorrerà circa un anno e mezzo.
Nei primi due mesi e mezzo, a partire da agosto, l’opera di sostituzione coinvolgerà tutti i Municipi. Il centro storico (6 mila punti luce) sarà completato in 10 mesi (da settembre-ottobre a maggio). Anche la sopraelevata (un migliaio di punti luce) verrà terminata in primavera, visto che saranno necessarie chiusure notturne. Gli interventi vedranno già dall’inizio circa 10 squadre attive sul territorio.
«Aster continuerà a fornire collaborazione, daremo una valorizzazione diversa al personale – sottolinea Piciocchi – la settimana scorsa c’è stato un accordo sindacale, l’azienda resta pubblica, avremo un turnover del 100% e una nuova linea di attività in cui verrà impiegato il personale: la manutenzione e l’efficientamento energetico degli edifici pubblici della città, quindi il budget stanziato a bilancio per Aster è confermato e l’azienda resta advisor del contratto».
«Abbiamo seguito la strada che ci ha indicato il legislatore, cioè il lotto Consip – spiega l’assessore comunale all’Ambiente e politiche energetiche Matteo Campora – l’operazione consentirà di tagliare 14 mila tonnellate di CO2. Da due anni inoltre tutte le fonti di energia dell’illuminazione pubblica proviene da fonti rinnovabili».
Il Comune ha anche messo a budget interventi in ambito smart city di circa 1 milione, che però sono ancora da definire: principalmente i lampioni intelligenti che consentiranno anche connessione wifi, monitoraggio dei flussi di traffico e riprese per questioni di sicurezza.
Verranno eliminati gli impianti in media tensione obsoleti (alcuni, nelle alture, hanno ancora i pali di legno), saranno rifatti completamente i quadri elettrici. 6 mila punti luce saranno telecontrollati. 10 mila pali verranno riverniciati e fino a 6 mila le sostituzioni previste. Un impianto ammodernato di questo tipo avrà tra i 15 e i 20 anni di vita.
Alessandro Visentin a.d. di City Green Light, specifica: «Abbiamo 400 persone impiegate tra diretti e indiretti, serviamo 100 Comuni e gestiamo 600 mila punti luce, ma presto saranno di più: su Genova abbiamo pensato a una riqualificazione non solo illuminotecnica ma anche impiantistica, una nostra volontaria integrazione di 7 milioni. Genova è una città bella e complessa e merita un intervento globale e risolutivo».
«Restiamo coinvolti come partner – dice il presidente di Aster Enrico Vergani – passiamo dalla sostituzione delle lampadine alla gestione dell’illuminazione cittadina».
Aster si occuperà della riqualificazione degli impianti elettrici di circa 500 edifici pubblici tra scuole, poli museali e biblioteche. Aster affiancherà inoltre City Green Light soprattutto nella prima fase, in modo da “accompagnare” il nuovo gestore.