Sono 99 le imprese aderenti ad Ascom danneggiate dal crollo del ponte Morandi che riceveranno una donazione da parte di Confcommercio nazionale attraverso la propria Fondazione Giuseppe Orlando.
Centomila euro distribuiti equamente tra le imprese che avevano presentato il modello Ae di richiesta danni. «Non è escluso che arrivino altre donazioni – specifica Paolo Odone, presidente di Ascom Confcommercio Genova – per l’alluvione la generosità dei commercianti associati a livello nazionale aveva raggiunto 400 mila euro».
Il contributo si aggiunge a quello delle istituzioni, oltre a quanto resta delle donazioni (vedi box).
La situazione resta molto critica: «Il cambio di flussi – spiega Paola Bordilli, assessore al Commercio del Comune di Genova – dovuto alla viabilità modificata, influisce sulle abitudini di acquisto. Sembra una banalità, ma a volte basta solo lo spostamento di una fermata dell’autobus per danneggiare un’attività, figuriamoci un’enormità come quella del ponte Morandi».
Una teoria confermata nella pratica da Piero Oliva, che ha un’attività storica di abbigliamento a Pontedecimo: «I flussi non erano solo di tipo verticale, ma anche orizzontale, visto che siamo collegati sia con la val Secca, sia con la val Bisagno. Anche su questi abbiamo avuto una caduta spaventosa. Comprendiamo che la gente sia stressata e quindi eviti di infilarsi in zone trafficate o difficilmente raggiungibili, ma il fatto è che zone come Certosa oggi sono crollate dal punto di vista commerciale e ricostruire non è semplice».
Bando donazioni del Comune di Genova
Il bando è a sportello, nel senso che dopo l’istruttoria vengono rilasciati i soldi corrispondenti, non si attende il termine di presentazione delle domande che comunque è fissato alle 12 del 1 luglio. Con i residui si lavorerà con un secondo bando simile, specifica Bordilli. 400 mila euro a disposizione, 8 mila euro il massimo da distribuire per azienda. Dopo il primo step, gli eventuali residui possono essere estesi ad altre aree. La prima perimetrazione riguarda via Fillak e le vie limitrofe. Le domande possono essere presentate da aziende con massimo 9 dipendenti che abbiano all’epoca compilato il modulo AE
Le imprese beneficiarie appartengono alle tante categorie associate ad Ascom, che a Genova conta 16 mila membri da bar a ristoranti, dagli spedizionieri sino alle farmacie. In totale 99 categorie.
Odone comunque è ottimista: «Nonostante il turismo stia zoppicando un po’, sono convinto che presto la città recupererà. Ho saputo che l’Acquario per esempio ha raggiunto le cifre pre-crollo. Il commercio purtroppo stava già soffrendo, anche a causa del calo demografico: la città è passata da 800 mila a 570 mila abitanti».