Chiusura contrastata per le Borse europee dopo le dichiarazioni del segretario al Tesoro Usa Steve Mnuchin e del presidente della Bce Mario Draghi, mentre Wall Street scambia in rialzo in una giornata ricca di trimestrali.
Mnuchin ha giudicato positiva la debolezza del dollaro per l’economia Usa, il presidente della Bce ha risposto nella conferenza stampa seguita alla riunione del board dell’istituto centrale lasciando intendere che il rafforzamento dell’euro non è solo conseguenza dell’economia dell’eurozona ma anche «determinato da statements e politiche adottate altrove». Diversi membri del board inoltre avrebbero espresso preoccupazione per le politiche degli Stati Uniti, che stanno contribuendo al deprezzamento del dollaro e al rafforzamento dell’euro. Per quanto riguarda l’Eurozona, secondo Draghi «la crescita è migliore del previsto. Abbiamo rischi al ribasso legati a fattori globali e ai tassi di cambio ma questi rischi sono tuttavia ampiamente equilibrati» però «non possiamo ancora cantare vittoria» e «un notevole stimolo monetario è ancora necessario per sostenere l’inflazione nel medio termine».
L’Ibex 35 di Madrid segna +0,3%, il Cac 40 di Parigi -0,3%, il Dax di Francoforte -0,9% e il Ftse 100 di Londra -0,4%. Milano termina positiva, con Ftse Italia All-Share a 26.151,86 punti (+0,32%) e Ftse Mib a 23.719,81 punti (+0,41%)
A Piazza Affari bene Unipol (+2,9%), sostenuta anche dalla conferma della raccomandazione ‘outperform’ da parte di Mediobanca con prezzo obiettivo di 4,88 euro, Unicredit ( +2,2%) e Bper (+2%), giù le utilities Con Italgas e A2a a -0,9%. In calo anche Telecom Italia (-1,2%), Saipem (-1,4%) e Prysmian (-1,2%).
Il cambio euro/dollaro (in area 1,25) è in rialzo. e il calo della moneta americana continua a favorire l’oro, che torna a 1.360 dollari l’oncia.
In rialzo anche il petrolio, sui massimi di circa tre anni con il Brent (+0,6%) a 70,9 dollari e il Wti (+0,9%) a 66,2 dollari dopo che ieri i dati Eia hanno mostrato l’ennesimo calo delle scorte Usa.
Sull’obbligazionario lo spread tra Btp e Bund chiude in rialzo a 134 punti base dai 131 di ieri, col tasso sul decennale all’1,95%.