Chiudono contrastate le Borse europee. Londra cede lo 0,11% a 7.439,29 punti, Francoforte avanza dello 0,15% a 12.794,00 punti e Parigi dello 0,15% a 5.281,93 punti. Negativa Milano con Ftse Italia All-Share a 23.165,83 (-0,58%) e Ftse Mib a 20.930,26 (-0,67%)
Le vendite si sono concentrate nel finale di seduta su Carige che, dopo una sospensione in asta di volatilità, ha chiuso in calo del 4,6% a 0,195 euro, raggiungendo il minimo storico. Vendite anche su Banco Bpm (-2,2%) e Unicredit (-1,9%) mentre Intesa Sanpaolo in controtendenza chiude a +0,7% dopo l’offerta vincolata per il salvataggio delle banche venete: gli analisti di Crédit Suisse la definiscono un’operazione “win-win” per l’istituto milanese. Male St, che cede il 2,1% dopo l’annuncio del lancio di due bond convertibili per 1,5 miliardi di dollari.
Brillante Fca, cresciuto del 2,5% a 9,82 euro in scia alla buona performance del settore auto in Europa e proseguendo il recupero iniziato a metà giugno.
Bene Carraro (+3,2%) dopo la firma di una joint venture in Cina sulle macchine agricole.
Chiudono in rosso i petroliferi, con Eni e Saipem rispettivamente -0,3% e -0,43%
Per quanto riguarda lo spread tra BTp e Bund, il differenziale di rendimento tra il decennale italiano benchmark (Isin IT0005240830) e il pari scadenza tedesco ha concluso la seduta a 166 punti base, in aumento di 2 punti base rispetto ai 164 punti base del finale di ieri. Il rendimento dei titoli a dieci anni italiani resta comunque ancorato sotto la soglia del 2%, all’1,91% dall’1,92% dell’ultimo riferimento.
Il greggio ha recuperato (Wti in rialzo dell’1,3% oltre i 43 dollari al barile).
Sul mercato valutario, l’euro/dollaro rimane sempre nel range 1,11 – 1,12 che sta caratterizzando le ultime sedute a 1,1157 (da 1,1142 di ieri) mentre l’euro/yen è a 124,22 (da 124,25). Il dollaro/yen si attesta a 111,32 (da 111,5).