Chiudono in rialzo le Borse europee, incoraggiate nel pomeriggio da Wall Street, a sua volta in attesa del probabile voto di stanotte al Congresso per la riforma sanitaria. Una passaggio dall’esito non scontato e che misurerà, secondo gli operatori, la capacità di Donald Trump di implementare le riforme promesse, a partire da quella fiscale. Dalla Bce intanto sono arrivati segnali confortanti sull’economia europea, con un rialzodelle stime sul pil 2017 e 2018.
La Borsa di Parigi avanza dello 0,76% a 5.032,76 punti, quella di Francoforte dell’1,14% a 12.039,68 punti e quella di Londra dello 0,22% a 7.340,71.
Piazza Affari ha terminato con Ftse Italia All-Share a 22.239,13 (+1,13%) e Ftse Mib a 20.167,49 (+1,07%).
A Milano bene i finanziari : Bper +2,82%, Banco Bpm +0,74%, Intesa Sanpaolo +1,60%, Mediobanca +1,20%, Generali +0,49%, Unicredit +0,07%, Carige +1,58%.
Positivi anche gli energetici (Enel +1,22%, Eni +0,94%), il lusso (Luxottica +0,98%) e Telecom Italia (+2,63%) nel giorno del cda sul consolidato 2016.
In campo industriale, infine, Ferrari sui nuovi massimi con un +4,35%% favorito anche da un upgradedi Citi. Fca a -0,79% e Leonardo +0,76%.
Continua continua la corsa del Sole 24 Ore (+7,88%).
Sul fronte dei cambi, l’euro ha violato di nuovo al ribasso la soglia di 1,08 dollari, portandosi a 1,078 dollari (ieri a 1,0806). La moneta unica scambia inoltre stabile sullo yen a quota 120 mentre il dollaro-yen si attesta a 111,29 (111,05 yen).
Dopo il calo di ieri, continua la flessione del greggio: il Wti, contratto con consegna a maggio, passa di mano a 47,87 dollari al barile (-0,35%).