Dopo la conferenza finale del progetto WiderMoS (Wide interoperability and new governance models for freight exchange linking regions through multimodal maritime based corridors, che ha l’obiettivo di migliorare ed efficientare i collegamenti delle tratte marittime), alla fine di ottobre alla Spezia, il team guidato dall’Autorità Portuale della Spezia, capofila dell’evento, si è messo in moto per rendere operative le aspettative generate dall’evento, in relazione alla possibilità di estendere il concetto di Autostrade del mare oltreoceano.
Così la scorsa settimana l’Autorità portuale della Spezia è volata a Panama dove si è tenuto il convegno “Trends & perspettive of the motorways of the sea, a european concept for the Central american countries”.
Durante l’evento sono state presentate le soluzioni sviluppate in Europa nel campo delle Autostrade del Mare, collegandole ai progetti volti alla promozione dello Short Sea Shipping (SSS) progettato in America centrale e sviluppato dal Cocatram (Comisión Centroamericana de Transporte Marítimo).
Lo Short Sea Shipping coinvolge la regione Mesoamerica e ha in comune diverse caratteristiche con le Motorways of the Sea sviluppate in Europa. Questo evento ha certamente facilitato lo scambio di esperienze, tecnologie e opportunità, aprendo future opportunità di cooperazione tra Europa e Centroamerica.
«Da questo incontro – dice il presidente dell’Autorità Portuale della Spezia, Lorenzo Forcieri – è emerso il desiderio e l’intenzione concreta di creare una partnership tra Europa e Centroamerica con l’obiettivo di arrivare alla formalizzazione di accordi bilaterali su questioni riguardanti le Autostrade del Mare, l’intermodalità e l’integrazione della catena logistica. Ci sono grandi potenzialità in questa cooperazione, tra cui il miglioramento delle attività finalizzate al raggiungimento di un trasporto marittimo più efficiente, meno inquinante e più interconnesso. Questo incontro è la prova tangibile del successo che il progetto WiderMoS ha raccolto a livello internazionale e rappresenta un primo passo verso l’esportazione in Paesi extra Ue di una metodologia basata sul concetto di integrazione operativa della dimensione marittima nella catena logistica».