Nei primi nove mesi del 2015 si è rafforzata la domanda, con un incremento del fatturato delle imprese industriali. Le esportazioni hanno segnato un aumento del 7%, superiore rispetto alla media del Paese e delle regioni nord-occidentali. La dinamica, però, si riduce all’1%, in rallentamento rispetto al 2014, al netto dei prodotti petroliferi raffinati e della cantieristica navale, che presentano un andamento variabile.
Nel corso del 2015 gli imprenditori hanno confermato i piani di investimento di inizio anno, stabili rispetto al 2014. Nel comparto delle costruzioni si sono registrati i primi segnali di allentamento della crisi, sia pure in un quadro di perdurante debolezza. Nel commercio vi è stato un incremento delle immatricolazioni di autovetture (14,1% a settembre). Il settore dei trasporti ha segnato ancora performance positive, sia per il traffico complessivo e di container in porto (rispettivamente in aumento del 2,2 e del 5,2% nei primi sei mesi) sia per il movimento passeggeri nel porto di Genova. Nel turismo l’evoluzione delle presenze nei primi sei mesi dell’anno è stata positiva (7,5%), così come l’andamento della spesa dei turisti stranieri nei primi sette mesi (8,6%).
Nel primo semestre il numero degli occupati è cresciuto del 2,8%, in misura più intensa rispetto al Nord Ovest e al paese, dove l’incremento è stato, rispettivamente, pari allo 0,7% e allo 0,8%. Sono cresciute le assunzioni di personale dipendente, soprattutto nella componente a tempo indeterminato. Il tasso di disoccupazione è sceso, portandosi al 9,7%.
È diminuito il ricorso alla Cassa integrazione guadagni. Nel corso del 2015 la flessione del credito è perdurata ma si è ridotta a un ritmo meno intenso rispetto a quello registrato alla fine dell’anno precedente: nel primo semestre i prestiti bancari si sono ridotti dell’1,7%. Tenendo conto non solo dei prestiti bancari ma anche di quelli delle società finanziarie, a giugno 2015 il credito del settore produttivo è diminuito del 4,1%.
I finanziamenti alle famiglie consumatrici si sono stabilizzati, dopo un calo che si protraeva dal 2012. Nel primo semestre 2015 le erogazioni di mutui per l’acquisto di abitazioni sono aumentate di quasi il 60% rispetto allo stesso periodo del 2014. Il credito al consumo e i prestiti sotto forma di aperture di credito in conto corrente e di mutui non destinati all’acquisto di abitazioni hanno ripreso a espandersi, rispettivamente dello 0,5 e dell1,2%. Nei dodici mesi terminanti a giugno 2015 il flusso di nuove sofferenze rettificate in rapporto ai prestiti di inizio periodo è salito al 2,8% (2,5% a fine 2014). A giugno 2015 le partite deteriorate totali, comprensive anche delle sofferenze, hanno raggiunto il 24,9% dei finanziamenti complessivi.