Inaugurata ieri la rinnovata sede della Regione Liguria a Bruxelles: «Ogni passo che la Regione Liguria fa oltre i suoi confini è un passo avanti sulla strada dello sviluppo del nostro territorio». Così il presidente Giovanni Toti annuncia il rinnovo della sede della Regione Liguria a Bruxelles, condividendo l’edificio con il Piemonte.
Toti quindi evidenzia che si tratta di un’operazione strutturale e di efficientamento amministrativo che «verrà inserita sotto l’assessorato allo Sviluppo economico, come è normale che sia».
Il presidente sottolinea che non si tratta di una spesa aggiuntiva «perché noi già eravamo qui, abbiamo cercato di razionalizzare le risorse. Venire a stare nello stesso stabile del Piemonte è stata una scelta non solo fisica e logistica, ma anche di politica amministrativa che va nella direzione di una collaborazione stretta con i nostri vicini, oltre al Piemonte, la Lombardia e la Valle d’Aosta, cioè quel sistema Nord Ovest che è la locomotiva dello sviluppo, e di un utilizzo più razionale delle risorse che Bruxelles mette a disposizione e che non sono infinite».
In sostanza l’obiettivo è «di fluidificare i rapporti con i fondi strutturali europei, ma anche a creare ulteriori opportunità legate a macroregioni alpine, a Paca, Francia, a tutto ciò che ci serve in un’area che è l’unica in Europa attraversata da due corridoi strategici, Genova-Rotterdam e quello che collegherà Lione a Torino e che fa parte dell’asse Lisbona-Kiev. Nel nostro territorio passa una croce di infrastrutture molto importante, forse unica in Europa: la Liguria è una delle principali piattaforme logistiche europee, con i suoi porti e il suo scalo aeroportuale, attaccata a una delle aree produttive e di consumo più importanti a livello continentale. Un fattore che dobbiamo fare valere in Europa, insieme alla vocazione tecnologica di ricerca e sviluppo che abbiamo cercato di spingere in questi mesi con il progetto Erzelli, già esistente, ma anche allargandolo alle aree industriali limitrofe».
Toti inoltre sottolinea l’approccio alle politiche europee: «Al suo interno ci sarà uno staff fisso e vi ruoteranno tutti gli assessori, mi auguro che sia la sede delle imprese, pronte a venire per occuparsi di progetti che passano dalla regione ma che non devono essere sempre necessariamente mediati dalla Regione. Il privato ha anche canali suoi per lavorare con Bruxelles e io spero che qui si possa creare un “genius loci”, una piccola “casa famiglia” che dia supporto anche alle imprese e ai privati».