Le Borse europee chiudono deboli, gli operatori guardano con preoccupazione al vertice in Florida tra Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping in calendario per giovedì e venerdì e alle minute della Fed, che saranno rilasciate stasera. Londra avanza dello 0,13% a 7.331,68 punti, Parigi perde lo 0,18% a 5.091,85 punti, Francoforte lo 0,53% a 12.217,54 punti, Milano termina con Ftse Italia All-Share a 22.355,39 (+0,00%) e Ftse Mib a 20.253,37 (-0,02%).
A Piazza Affari negativi Exor (-1,17%), che ha presentato per il 2016 un calo dell’utile con la proposta di un dividendo invariato rispetto allo scorso anno, e altri titoli della galassia Agnelli: Fca -1,84%, Ferrari -0,94%. In controtendenza CnhI (+2,83%).
Tra gli altri industriali, Leonardo in flessione dell’1,2%.
Per quanto riguarda i finanziari, Unicredit +0,93%, Intesa Sanpaolo -0,32%, Mediobanca -0,06%, Generali -0,75%, Ubi Banca -0,52%, Banca Carige +1,38% . In evidenza Azimut (+4,46%) all’indomani dei conti del primo trimestre 2017.
Negativi i principali energetici: Enel -0,45%, Eni -0,53%.
Sul mercato dei cambi, euro stabile a 1,0661 dollari (1,066 dollari ieri in chiusura). Vale inoltre 118,54 yen (da 118), mentre il rapporto fra dollaro e yen si attesta a 111,15 (da 110,68).
Sale il prezzo del petrolio: il future maggio sul Wti guadagna lo 0,2%, attestandosi a 51,15 dollari al barile, nonostante l’inatteso rialzo delle scorte di greggio americano.